C'È UN NUMERO MINIMO DI ORE SETTIMANALI PER IL CONTRATTO DI COLF E BADANTI?
Molti nostri utenti, che utilizzano Webcolf per gestire il rapporto di lavoro domestico delle loro colf, badanti o baby-sitter, ci chiedono spesso se ci sono delle ore minime settimanali per contratto di colf e badanti.
Il contratto collettivo colf e badanti e le norme vigenti non impongono un numero di ore minime settimanali per contratto di colf e badanti ma fissano, invece, le ore massime: 40 per i non conviventi e 54 per i conviventi.
Ciò significa che è possibile assumere una colf anche per 1 ora alla settimana con le stesse procedure di una colf che si assume a 40 ore settimanali o 54.
Altri utenti, inoltre, ci chiedono se, per i contratti di poche ore settimanali, sia più semplice e meno oneroso gestire le prestazioni lavorative con i voucher e con il libretto di famiglia. Ci sentiamo di sconsigliare per ora l'utilizzo di questa procedura per il settore del lavoro domestico in quanto il libretto di famiglia non è conveniente, nè in termini di trattamento economico, nè in termini di pagamento dei contributi e nemmeno in termini di tempo essendo una procedura complessa, che richiede continue comunicazioni all'inps e che ha un costo più elevato rispetto al normale contratto di iscrizione all'inps.
QUALI SONO LE DIFFERENZE LEGATE AL NUMERO DI ORE SETTIMANALI DEL CONTRATTO DI COLF E BADANTI?
C'è una sostanziale differenza tra i collaboratori che lavorano fino alle 23 ore settimanali e quelli che lavorano più di 23 ore perchè l'inps considera la settimana contributiva completa quella in cui la colf o badante lavora 24 ore o più.
Questo ha conseguenze su vari elementi:
- Se la colf o badante richiede la disoccupazione o la maternità , l'inps, nel conteggio dei requisiti minimi valorizza le settimane in base sempre alle 24 ore. Se, ad esempio, una colf lavora 12 ore a settimana, per poter avere la disoccupazione avrebbe bisogno del doppio delle settimane di una colf che lavora 24 o più ore a settimana.
- Anche la pensione viene calcolata sulle settimane di 24 o più ore contributive. Se le ore sono inferiori il maturato è molto basso.
VINCOLI CONTRATTUALI PER IL RINNOVO DEL PERMESSO DI SOGGIORNO
Per poter rinnovare il permesso di soggiorno i collaboratori domestici extracomunitari devono ricevere una retribuzione minimna mensile pari all'assegno sociale (nel 2018 453 €) e questo importo deriva anche dal numero di ore settimanali. Non c'è quindi un minimo di ore per il rinnovo, ma una retribuzione minima mensile, che a sua volta viene determinata dall'orario di lavoro.
ORARIO DI LAVORO SETTIMANALE E CONTRIBUTI
Al datore di lavoro converrebbe sempre stipulare contratti dalle 25 ore settimanali in su, poichè il contributo orario per un contratto fino a 24 ore settimanali è maggiore: l'aliquota fino alle 24 ore settimanali è più alta e dipende anche dalla paga oraria corrisposta, mentre dalle 25 ore in su l'aliquota è più bassa e fissa.