Se il lavoro notturno viene svolto con regolarità, la maggiorazione del 20%, prevista dal contratto collettivo dei lavoratori domestici, deve far parte della retribuzione utile per il calcolo del TFR.
Un passo indietro: il contratto collettivo, all'art. 14, comma 6, prevede che "è considerato lavoro notturno quello prestato tra le ore 22.00 e le ore 6.00, ed è compensato, se ordinario, con la maggiorazione del 20% della retribuzione globale di fatto oraria, se straordinario, in quanto prestato oltre il normale orario di lavoro, così come previsto dall’art. 15.".
Sono esclusi dalla maggiorazione del lavoro notturno chi presta assistenza e il cui orario è collocato stabilmente tra le 20 e le 8 del mattino, in questo caso la retribuzione già tiene conto del disagio e della maggiorazione legata allo svolgimento delle prestazioni durante la notte.
Vi possono essere dei casi, tuttavia, che il lavoratore convivente presti con regolarità, per esempio in caso di malattia della persona assistita, del lavoro notturno, per più giorni in un mese. Il valore del 20% quindi può diventare significativo, con un'indennità mensile di 100-200 euro. Se tale importo viene considerato utile alla formazione del TFR, vi è un impatto nella maturazione che può essere anche di 10-15 euro mensili.
Per questo la domanda: la maggiorazione del lavoro notturno del 20% prevista contratto deve essere considerata ai fini del calcolo del TFR?
L'articolo 2120 del codice civile prevede che sono utili alla determinazione del trattamento di fine rapporto "[..]tutte le somme, compreso l'equivalente delle prestazioni in natura, corrisposte in dipendenza del rapporto di lavoro, a titolo non occasionale e con esclusione di quanto è corrisposto a titolo di rimborso spese."
Il contratto collettivo delle colf e badanti non fa una specifica previsione su tale istituto lasciando che si applichi la regola generale: se il lavoro notturno viene svolto con regolarità, la maggiorazione del 20% deve essere considerata alla fine del calcolo de trattamento di fine rapporto.
Webcolf, per capire se il lavoro notturno, viene svolto con regolarità, considera i giorni per i quali viene indicata la maggiorazione rispetto ai giorni di lavoro. Convenzionalmente se il lavoro notturno viene svolto per almeno un 25% delle giornate lavorate si presume una ordinarietà in questo tipo di prestazione e il lavoro notturno viene considerato ai fini della maturazione del TFR.