FASE 1: INSERIRE TIPO DI CONTRATTO, LIVELLO, EVENTUALE INDENNITA' E ORARIO DI LAVORO
A. Selezionare la tipologia contrattuale
E' possibile selezionare solo una tra le seguenti opzioni:
1. per il collaboratore "Non convivente" la retribuzione è oraria.
2. Per il collaboratore "Convivente a tempo pieno" la retribuzione è mensilizzata. In caso di assunzione di un collaboratore convivente 54 ore non é necessario indicare ore o paga aggiuntiva per la presenza notturna in quanto é già insita nel contratto di convivenza.
Nel rapporto di lavoro domestico il termine convivenza indica la modalità con cui si presta l'attività lavorativa basata sull'alternanza di momenti di lavoro a momenti di riposo, restando a disposizione del datore. Per avere un rapporto di convivenza non serve necessariamente che la collaboratrice mangi e dorma presso l'abitazione dell'assistito.
Di seguito alcuni esempi:
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Se il collaboratore vive la maggior parte della giornata a casa dell'assistito, si stipula un contratto in regime di convivenza, con paga mensilizzata e:
- se il collaboratore mangia e dorme dal datore/assistito significa che il vitto e l'alloggio vengono corrisposti in natura;
- se il collaboratore non mangia e non dorme dal datore, il vitto e l'alloggio dovranno essere corrisposti dal datore tramite indennità sostitutiva.
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Se il collaboratore svolge solo alcune ore settimanali, non mangiando e non dormendo presso il datore, si stipula un contratto in regime di non convivenza e si retribuisce il collaboratore con paga oraria.
Residenza sì o residenza no? Vi è la possibilità di stipulare un contratto in regime di convivenza fornendo solo ospitalità e non la residenza al collaboratore. Va però sottolineato che il lavoratore domestico, per essere assunto deve comunque avere una residenza in Italia al di là del fatto che questa coincida o meno con quella del datore di lavoro. Solo nel caso in cui il collaboratore non abbia altra residenza italiana, il datore per poter procedere con l'assunzione dovrà concederla presso la propria abitazione.
3. E' possibile applicare il contratto "Convivente part-time livelli C, B, B Super o studente (30 ore settimanali)" solo se il collaboratore é assunto in regime di convivenza e fa massimo 30 ore di lavoro alla settimana.
4. Si può stipulare un contratto di "Convivente con compiti di esclusiva assistenza notturna" se l'assistito ha bisogno continuo di cure e sorveglianza per tutta la notte e quindi c'è la necessità che chi presta assistenza resti sempre sveglio. Il collaboratore in tal caso può essere assunto solo in regime di convivenza e di norma con 54 ore settimanali che possono essere distribuite nell'arco della settimana, fermo restando il giorno di riposo. La collocazione temporale della prestazione è ricompresa tra le ore 20.00 e le ore 8.00.
5. Il contratto "Convivente con compiti di esclusiva presenza notturna" si applica nel caso di un rapporto in cui il collaboratore garantisce la sola presenza notturna. Con questo contratto il lavoratore domestico riposa in una stanza separata, prestando raramente assistenza durante la notte. La necessità di cure e sorveglianza attiva durante la notte non è costante altrimenti si rende necessaria la stipula di un contratto di assistenza notturna. Il collaboratore in presenza notturna è assunto in regime di convivenza e di norma con 54 ore settimanali distribuite nei 6 giorni, fermo restando il giorno di riposo. La collocazione temporale della prestazione é ricompresa tra le ore 21.00 e le ore 8.00.
Nel caso invece sia già presente un collaboratore diurno 54 ore assunto in regime di convivenza ricordiamo che la presenza notturna è insita nel contratto e la paga corrisposta tiene conto anche di tale funzione.
6. Si utilizza il contratto "Sostituzione di lavoratori CS o DS nei turni di riposo" per il collaboratore che lavora esclusivamente durante i riposi di quello principale (in genere nella mezza giornata di sabato e la domenica). Per poter applicare tale contratto il collaboratore principale dev'essere convivente e assunto con livello CS o DS. In caso contrario tale tipologia contrattuale non é applicabile. Per maggiori informazioni leggere l'articolo Come sostituire la badante durante i riposi?
B. Scegliere il livello di inquadramento
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A Pulizie
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AS Compagnia ad anziani
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B Pulizie, stiro, cucina, giardinaggio, custode, cameriere
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BS Baby sitter o badante che assiste persone autosufficienti
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C Cuoco specializzato
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CS Assistenza persone non autosufficienti senza un titolo di studio inerente
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D Aministratore di beni di famiglia, maggiordomo, governante, capo cuoco, capo giardiniere, istitutore
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DS Assistenza persone non autosufficienti con titolo di studio inerente (formazione, in Italia o all'estero, nel campo relativo alla propria mansione, di minimo 500 ore o un diploma di attestazione)
Persona non autosufficiente é il soggetto incapace di svolgere anche solo una di queste attività: assunzione alimenti, espletamento funzioni fisiologiche e dell'igiene personale, deambulazione, indossare indumenti. E' considerato tale anche il soggetto che necessiti di sorveglianza continua.
In caso di collaboratrice assunta per svolgere più mansioni ricordiamo che va inquadrata in base a quelle prevalenti, quindi prestate per la maggior parte della giornata.
C. Inserire l'orario del collaboratore
In merito alla scelta dell'orario da indicare ricordiamo che:
- in caso di collaboratore convivente l'orario massimo è di 54 ore settimanali e 10 giornaliere e che il collaboratore ha diritto al riposo per tutta la giornata della domenica ed un'altra mezza giornata scelta dalle parti. Spesso si sceglie di impostare un orario di 10 ore dal lunedì al venerdì e 4 al sabato.
- In caso di collaboratore non convivente l'orario massimo è di 40 ore settimanali e 8 giornaliere e il giorno di riposo è la domenica.
- In caso di collaboratore convivente part-time 30 ore l'orario massimo é di 30 ore settimanali e 10 giornaliere.
- Per contratti di sola presenza o di assistenza notturna essendo possibili solo in regime di convivenza valgono sempre le stesse regole del convivente ordinario e cioé massimo 54 ore settimanali e 10 giornaliere. Spesso quando si utilizzano tali contratti si imposta un orario di 9 ore dal lunedì al sabato.
- Per il contratto di Sostituzione di lavoratori CS o DS nei turni di riposo vanno indicate le ore che il collaboratore svolge nei week-end.
D. Determinato o indeterminato
Ci sono 3 tipi di contratti per il lavoro domestico:
- determinato ordinario, se il datore ha deciso di assumere il collaboratore a termine;
- determinato per sostituzione di personale assente, se il datore ha bisogno di assumere un collaboratore che sostituisca quello principale durante il periodo di ferie, malattia, infortunio, maternità o aspettativa;
- indeterminato, se il datore ha deciso di assumere stabilmente il collaboratore domestico.
Consigliamo comunque di evitare di assumere un collaboratore a tempo determinato in quanto i contributi hanno aliquote più alte per il datore e non é possibile licenziare liberamente il collaboratore prima della scadenza prefissata. Si rischia così di dover pagare tutte le mensilità fino alla scadenza anche se si interrompe il contratto anticipatamente. Nel contratto a tempo indeterminato invece le aliquote contributive sono più basse ed é possibile licenziare il collaboratore quando si desidera, ovviamente con il dovuto preavviso (lavorato o pagato).
FASE 2: SCEGLIERE LA PAGA, EVENTUALI IMPOSTAZIONI PARTICOLARI E CALCOLARE IL COSTO
L'utente può verificare a destra la proiezione del costo che sta elaborando e notare quindi come variano gli elementi che lo compongono in base alle modifiche.
A. Stabilire la paga
Il programma, in base all'orario e al tipo di contratto scelto, propone la paga minima sindacale. La paga è oraria per i non conviventi, mentre è mensilizzata per i conviventi. Se le parti concordano una paga superiore al minimo sindacale va indicata alla voce "Totale orario" o "Totale mensile". Cliccando la freccia di aggiornamento il simulatore indica, in automatico, alla voce "Acconto futuri aumenti" la differenza tra la paga minima e l'importo concordato.
B. Indicare eventuali condizioni particolari del rapporto
Cliccando in alto il bottone "Impostazioni economiche avanzate" è possibile indicare alcune particolarità del contratto che si intende stipulare per avere un costo ancora più preciso. La più utilizzata è la voce "Non trattenere contributi a carico collaboratore, lordo = netto". Se la paga inserita nella maschera della figura sopra è stata concordata come paga netta va spuntata tale voce, che prevede che lordo e netto siano uguali. Si tratta di una gestione accettata di prassi e che semplifica la comprensione della busta paga in un secondo momento.
C. Vitto e alloggio
Se si é assunto un collaboratore in regime di convivenza ma il vitto e alloggio non vengono corrisposti in natura é necessario che vengano pagate in denaro tramite indennità sostitutiva, come stabilisce il Ccnl. In base a ciò vanno spuntati uno o più flag che vediamo qui sopra nell'immagine. Se invece il vitto e alloggio vengono corrisposti in natura é necessario cliccare sulla voce "il lavoratore fruisce di vitto e alloggio in natura".
D. Stampa e valutazione del costo
Dopo aver indicato tutti i dati utili alla simulazione del costo, cliccare sul pulsante verde "Stampa costo". Si potrà quindi visualizzare, scaricare e anche stampare in pdf il prospetto, suddiviso in "Sezione lavoratore e "Sezione datore".
COME LEGGERE IL CALCOLO ONLINE COSTO COLF E BADANTI
SEZIONE LAVORATORE. In tale sezione vengono indicati sia in termini orari che mensili:
- la paga lorda di partenza stabilita dai sindacati in base a tipo contratto o livello o comunque quella più alta indicata dall'utente sul simulatore;
- i contributi previdenziali (Inps) e assistenziali (Cassa Colf) a carico del collaboraotre. L'importo dei contributi é medio in quanto cambia di mese in mese in base a come cade il calendario mensile.
- La paga netta risultante dalla differenza tra paga lorda e contributi. La paga netta é un importo medio che può cambiare di qualche euro in più o in meno in base al valore dei contributi trattenuti nel mese specifico.
SEZIONE DATORE DI LAVORO. In tale sezione vengono indicati sia in termini orari che mensili:
- la paga lorda del collaboratore;
- contributi a carico del datore (Inps e Cassa Colf);
- ratei di ferie, 13esima e Tfr maturati dal collaboratore ogni mese.
Viene quindi indicato il COSTO TOTALE che è il costo ipotetico mensile che il datore dovrà sostenere di media ogni mese.
COSTO ANNUALE. Sul fondo del simulatore, sulle annotazioni, Webcolf riporta il costo annuale del rapporto di lavoro.
Per comprendere il conteggio del costo annuale é necessario premettere che il costo mensile totale del datore comprende anche le ferie maturate ogni mese.
Per esperienza acquisita seguendo casi pratici, abbiamo notato infatti che il datore di lavoro domestico vuole conoscere il costo mensile comprendendo tutti gli elementi dunque 13a, tfr e ferie. Le ferie maturate spesso non vengono fatte godere completamente nell'anno e si accumulano con un residuo che viene pagato al momento del licenziamento, soprattutto in casi di rapporto con durata ridotta.
Abbiamo quindi preferito dare un costo mensile totale.
Facendo fare alla collaboratrice tutte le ferie maturate, per calcolare il costo corrispondente è necessario sottrarre dal costo totale mensile del datore il rateo di ferie, poi moltiplicare il risultato per 12 mesi (la 13esima é già compresa infatti e un mese di ferie godute vale come un mese di lavoro).
Esempio per un collaboratore CS convivente, full-time 54 ore, con 1.200 e mensili: costa di media al datore sui 1.725,09 € mensili nel 2021 e 19.355,20 € annuali.
Il programma per determinare il costo annuale effettua questo conteggio:
1.725,09 costo mensile datore - 112,16 € di costo ferie mensile = 1.612,93 x 12 mesi = 19.355,20 € annuali.
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