In vista della sanatoria per le colf e le badanti straniere, undici sono le verifiche che il datore deve effettuare:
1. Avere alle dipendenze il collaboratore da almeno 3 mesi,
2. Avere portato a buon fine eventuali precedenti regolarizzazioni,
3. Non avere riportato condanne negli ultimi 5 anni per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina o per intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro,
4. Rientrare nelle condizioni di reddito. Per la quota minima bisognerà aspettare un decreto successivo.
5. Richiedere al lavoratore un documento valido,
6. Richiedere al lavoratore documentazione attestante la sua presenza in Italia almeno dal 31 dicembre 2011
7. Egli deve accertarsi che il collaboratore non si trovi in uno dei casi di inammissibilità alla procedura.
Infatti il collaboratore deve aver iniziato a lavorare per questo datore da almeno tre mesi prima della data di entrata in vigore del decreto legislativo e deve lavorare ancora, al momento della data della presentazione della dichiarazione di emersione, con un orario non inferiore alle 20 ore settimanali.
Inoltre, la procedura è ammissibile se:
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-il cittadino extracomunitario è presente nel territorio nazionale in modo ininterrotto dal dicembre 2011, o precedentemente, con presenza documentata da organismi pubblici. Si tratta di una prova amministrativa (permesso scaduto, certificato rilasciato dal pronto soccorso ecc..)
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-il collaboratore lavora a tempo pieno o, se lavoratore domestico, lavora minimo 20 ore alla settimana da minimo tre mesi dalla data di entrata in vigore di tale decreto, presumibilmente con retribuzione mensile non inferiore all'assegno sociale (per il 2012 pari a 429 euro)
- il collaboratore non è mai stato espulso, per motivi di ordine pubblico o sicurezza dello stato, prevenzione o terrorismo; segnalato Sis. per la loro non ammissione nello spazio Schengen; condannato anche con sentenza non definitiva, per uno dei reati contenuti nell'art 380 del codice civile; socialmente pericoloso per l'ordine pubblico, per la sicurezza dello stato o di altro paese dell'area Schengen;
8. pagare il contributo forfettario di 1000 euro. Le modalità di pagamento saranno regolate da un successivo decreto.
9. Inviare la domanda di emersione dal 15 settembre al 15 ottobre,
10. Esibire, al momento della convocazione allo sportello del lavoro, l'attestazione dell'avvenuto pagamento del contributo di 1000 euro.
11. Effettuare la denuncia di assunzione all'inps contestualmente alla stipula del contratto di soggiorno.
Queste sono, per ora, le direttive in campo di lavoro domestico relative alla sanatoria 2012. Restiamo in attesa del successivo decreto interministeriale che specificherà meglio le procedure, soprattutto quelle relative al reddito minimo del datore di lavoro e alle modalità di pagamento del contributo forfettario.