La malattia di colf e badanti - lavoro domestico
CHI PAGA LA MALATTIA DELLA COLF E BADANTE
Nel lavoro domestico la corresponsione dell'indennità di malattia è onere esclusivo del datore di lavoro.
L’INPS e la cas.sa colf non pagano la malattia di colf e badanti.
COSA DEVE FARE LA COLF E BADANTE IN MALATTIA
L'articolo 27 del CCNL colf e badanti, in merito alla malattia, prevede che il lavoratore debba:
a) avvertire tempestivamente il datore di lavoro;
b) farsi fare un certificato medico entro il giorno successivo all'inizio della malattia;
c) se non convivente (o convivente assente o in ferie) consegnare o inviare a mezzo raccomandata il certificato medico entro 2 giorni dal rilascio. Per i conviventi che sono in casa non serve consegnare il certificato a meno che non venga richiesto dal datore di lavoro.
COSA DEVE FARE IL DATORE DI LAVORO IN CASO DI MALATTIA DELLA COLF E BADANTE
Scaricamento certificato di malattia dall'INPS
Il datore può scaricare e stampare il certificato di malattia della sua colf e badante dal menu Cedolini | inserimento mensile, cliccando sul pulsante "Certificati malattia INPS". Si aprirà quindi, una nuova finestra del browser direttamente nel sito INPS, dove andranno indicati il codice fiscale del collaboratore e il numero del certificato di malattia telematico. Sarà poi possibile stampare il documento in Italiano o in inglese.
Elaborazione della busta paga di colf e badanti in malattia
Nell'inserimento mensile di Webcolf, per calcolare in automatico la retribuzione per il periodo di malattia, va indicata la causale M per tutti i giorni di calendario compresi nel certificato di malattia, siano essi lavorativi, non lavorativi e domeniche.
Come indicare M nei giorni di festività? Se la festività cade durante il periodo di comporto ovvero il periodo di conservazione del posto va pagata la festività e non la malattia In tal caso, prima dell'indicazione automatica della festività, data in automatico dal programma, va indicata la causale M seguita da 0 per azzerare la malattia. Non va indicata solo la festività senza M. Se ad esempio il programma indica per il 1° gennaio F10 va indicato M0F10. Se l'utente non dovesse fare ciò la malattia indicata il giorno successivo verrebbe considerata come un nuovo evento e ripartirebbe il conteggio della carenza al 50% mentre indicando M0 si dà continuità alla malattia, senza pagarla, facendo prevalere la festività.
Se, invece, la festività cade dopo la fine del periodo di comporto (indipendentemente che la malattia sia o meno retribuita), la festività non va pagata e si scrive F0M (dove 0 è il numero zero) senza specifiche di ore dopo M. Quindi se il programma ad esempio indica F10 per il 1° gennaio e il primo di gennaio è stato superato il periodo di comporto va indicato F0M. Per conteggiare il periodo di comporto si può utilizzare la stampa annuale con il nome stampa riepilogo periodo di malattia sommando i giorni di malattia (sia indennizzati che non indennizzati) degli ultimi 12 mesi.
Precisiamo che la causale M si indica solo se si tratta di malattia ordinaria. Sono previste causali specifiche per indicare diversi tipi di malattia, come quella ospedalizzata, quella oncologica, quella da covid-19, ecc. Indichiamo le causali tra i casi particolari, elencati in seguito in questo articolo. Il metodo di indicazione della malattia nell'inserimento mensile comunque é sempre lo stesso anche se si utilizzano causali diverse da M.
Nel caso in cui la malattia non sia ordinaria si utilizzano altri codici, come segue:
a) in caso di malattia ospedaliera, si indica MH al posto di M in modo che per i conviventi non venga corrisposto il vitto alloggio, già fornito dall'ospedale.
b) Nel caso di malattia oncologica, dato che la conservazione del posto é aumentata del 50%, vanno indicate le causali MGH per malattia grave ospedaliera e/o MG per malattia grave non ospedaliera. In questo modo il programma calcola tutto correttamente.
c) Se la malattia dovesse cadere in periodo di prova va indicata invece la causale MP. Questo perchè la malattia durante il periodo di prova non va retribuita ma va comunque indicata.
d) In caso di ricaduta della malattia si deve indicare MR per tutti i giorni del certificato. Webcolf così calcola la retribuzione al 100%, quindi senza il periodo di carenza, per il massimo dei giorni previsti in base all'anzianità.
e) Se si tratta di malattia dovuta a positività da covid va indicata la causale MC di malattia covid. Ad oggi la malattia covid è considerata come malattia ordinaria e quindi indicare M o MC è equivalente.
f) Se nel certificato viene specificato che non si tratta di inzio ma di continuazione, va inserita la causale M senza interruzione rispetto al periodo precedente di malattia in quanto si tratta di unico evento.
PER QUANTI GIORNI VA PAGATA LA MALATTIA DI COLF E BADANTI: CALCOLO DELLA RETRIBUZIONE
Come previsto dal contratto collettivo colf e badante all'art. 27 comma 7, in caso di malattia al lavoratore spetta la retribuzione globale di fatto per un massimo di 8 (per anzianità fino a 6 mesi), 10 (per anzianità da più di 6 mesi a 2 anni) o 15 (per anzianità oltre i 2 anni) giorni complessivi nell'anno nella seguente misura:
- fino al 3º giorno consecutivo, il 50% della retribuzione globale di fatto;
- dal 4º giorno in poi, il 100% della retribuzione globale di fatto.
Per "giorni di calendario", come indica il Ccnl colf e badanti nelle note a verbale, si intendono i 30esimi della mensilità. Questo significa che la retribuzione che viene corrisposta durante la malattia é giornaliera ed é pari ad 1/30esimo del mensile.
Quindi ogni inizio malattia i primi 3 giorni vengono pagati per 1/30esimo del mensile medio al 50% (carenza malattia), dal 4° giorno in poi fino ad un massimo di 8,10 o 15 giorni (in base all'anzianità) vengono retribuiti al 100% di 1/30esimo del mensile medio.
Il periodo di malattia a disposizione si calcola in un lasso di tempo di 365 giorni decorrenti dall'evento, non dal 1° gennaio al 31 dicembre dell'anno.
Per sapere se il collaboratore ha diritto a giorni di malattia e a quanti, va verificato se nei 365 giorni che precedono la malattia in essere, il collaboratore ne aveva già usufruito e in caso, quanti giorni restano.
ESEMPI DI CALCOLO DELLA RETRIBUZIONE IN CASO DI MALATTIA DI COLF E BADANTI
La differenza tra collaboratore convivente e non convivente nel calcolo della malattia sta nel fatto che per il collaboratore convivente la paga di fatto comprende la quota di vitto e alloggio.
A) Colf e badante in malattia non convivente
Esempio di colf con anzianità oltre i due anni e con 2 giorni di malattia già fatti nei 365 giorni precedenti, assunta per 10 ore settimanali a 5 € l'ora con anzianità di 3 anni. La colf ha diritto a 15 gg di malattia retribuita e quindi, avendone già pagati 2, dovrà essere calcolata la malattia per i 13 giorni rimanenti.
Essendo la malattia in 30esimi é necessario ricavare il mensile medio e dividerlo per 30:
10 ore settimanali x 5 € = 50,00 € di retribuzione settimanale x 4,3334 settimane medie in un mese = 216,67 € di mensile medio : 30 = 7,22 € per i giorni di malattia pieni e 3,61 € per i giorni di malattia carenza (7,22 * 50%).
Quindi la colf percepirà:
- primi 3 giorni di calendario x 3,61 € = 10,83 €
- dal 4° al 13esimo giorno (10 giorni) = 7,22 € al giorno x 10 = 72,20 €.
10,83 + 72,20 = 83,03 € per tutto il periodo di malattia
B) Colf e badante convivente in malattia
Esempio di badante con anzianità minore di 6 mesi che non ha mai fatto malattia, assunta con orario full-time di 54 ore settimanali (6 giorni di lavoro a settimana) e un compenso di 1.000 € mensili.
Per calcolare il 30esimo della mensilità é necessario sommare al mensile lordo pattuito la media mensile di vitto alloggio e poi dividere il risultato per 30. Il Ccnl colf e badanti infatti indica che la retribuzione su cui calcolare la malattia é la "globale di fatto" specificando nelle note a verbale che "si intende quella comprensiva di tutte le indennità (baby sitter per bambini minori di 6 anni, assistenza a più persone non autosufficienti, ecc), ivi incluse le indennità di vitto e alloggio".
Avendo nell'esempio pattuito 1000 € mensili e un orario di 54 ore che si distribuisce in 6 giorni a settimana il conteggio é il seguente:
6,52 € al giorno di vitto alloggio previsto per il 2024 x 6 giorni a settimana = 39,12 € di v/a settimanale x 4,3334 settimane medie in un mese = 169,55 € di v/a medio mensile
1.000 + 169,55 = 1.169,55 € : 30 = 38,99 € al giorno in caso di malattia, ridotto al 50% (19,50 €) per i primi tre giorni di carenza.
Nell'esempio, avendo la badante a disposizione solo 8 giorni, avendo anzianità fino a 6 mesi, percepirà:
- primi 3 giorni di calendario x 19,50 € = 58,50 €
- dal 4° all'8° giorno (5 giorni) = 38,99 € al giorno x 5 = 194,95 €
58,50 + 194,95= 253,45 € per tutto il periodo di malattia
CONTRIBUTI DURANTE LA MALATTIA
I contributi vengono conteggiati solo per il periodo di malattia retribuito per 1/30esimo delle ore medie mensili. Un 30esimo delle ore medie mensili si calcola moltiplicando le ore settimanali orario standard x 4.3334 sett medie in un mese e dividendo il prodotto per 30.
Se il collaboratore rimane assente per malattia per un intero trimestre contributivo, l'Inps richiede una comunicazione di sospensione contributiva. Per effettuare la comunicazione di sospensione è necessario seguire la procedura spiegata nel nostro articolo Assenza della badante e sospensione dei contributi INPS
Se il collaboratore rimane assente per un periodo che non coincide con un trimestre intero, l'Inps indica che non è necessaria alcuna comunicazione, in quanto la sospensione che ricade all’interno di trimestri parzialmente coperti da contribuzione è insita nella causale di pagamento e corrisponde alle settimane non indicate come lavorate nel mav Inps modificato. Spieghiamo come modificare il mav nel nostro articolo Contributi colf e badanti: come fare il mav in inps online
CONSERVAZIONE DEL POSTO DI LAVORO DURANTE LA MALATTIA DI COLF E BADANTI
In caso di malattia, al lavoratore spetta la conservazione del posto per i seguenti periodi:
a) per anzianità fino a 6 mesi, superato il periodo di prova, 10 giorni di calendario;
b) per anzianità da più di 6 mesi a 2 anni, 45 giorni di calendario;
c) per anzianità oltre i 2 anni, 180 giorni di calendario.
I periodi relativi alla conservazione del posto di lavoro si calcolano nell'anno solare, intendendosi per tale il periodo di 365 giorni decorrenti dall'evento. In caso di malattia oncologica i periodi suddetti vanno aumentati del 50%.
Una volta terminato il periodo di conservazione del posto è possibile licenziare la collaboratrice per superamento periodo di comporto come spiegato nel nostro articolo licenziamento colf in malattia.
MALATTIA DI COLF E BADANTI DURANTE PERIODO DI PROVA
In caso di malattia durante il periodo di prova non è prevista nè retribuzione, nè conservazione del posto. In webcolf si inserisce la causale MP ossia malattia periodo di prova e il programma calcola il periodo non indennizzato. Il periodo di prova viene sospeso e riprende dopo la fine della malattia in quanto i giorni di prova devono essere effettivamente lavorati.
Il datore, poichè non vige conservazione del posto durante il periodo di prova, può comunque licenziare senza preavviso, per mancato superamento del periodo di prova, sia nel caso di tempo determinato che indeterminato.
MALATTIA DI COLF E BADANTI DURANTE LE FERIE
Il contratto collettivo colf e badanti, all'art. 17 comma 12, prevede che l’eventuale patologia contratta dal lavoratore durante il periodo feriale che determini il ricovero ospedaliero, laddove debitamente certificata, interrompa il godimento delle ferie per l’intera sua durata. Sarà possibile indicare la causale MH per i giorni di malattia ospedalizzata, anche se ricadono in un periodo precedentemente concordato come ferie.
Nel caso invece, di invio di certificato medico di malattia ordinaria, il contratto collettivo non specifica nulla in merito. Si consiglia di far prevalere la malattia se questa non permetta il recupero psicofisico che il periodo di ferie dovrebbe garantire.
MALATTIA DI COLF E BADANTI DURANTE IL PREAVVISO
La malattia sospende la decorrenza del preavviso. Quindi, nel caso di licenziamento o dimissioni, al momento del rientro dalla malattia, la badante dovrebbe lavorare per i giorni di preavviso di calendario non lavorati durante l'intervallo di malattia.