Con il programma Webcolf, al passo 6 dell’inserimento mensile del collaboratore del menù Assunzione va indicato il trattamento economico del collaboratore, che può essere:
a) orario, in caso di collaboratori non conviventi il CCNL prevede una paga base oraria minima a seconda del livello di inquadramento selezionato, che è possibile comunque aumentare secondo gli accordi tra le parti;
b) mensile per convivente. In caso di collaboratori conviventi il CCNL prevede una paga mensile; il programma inserisce comunque nella maschera della retribuzione il dettaglio anche della paga oraria, considerando il risultato del rapporto tra totale mensile diviso il numero di ore lavorative medie di un mese (determinate dal risultato del valore 4,3334 che sono le settimane medie in un mese x ore settimanali dell'orario standard).
c) mensile per non convivente. Alcuni utenti preferiscono inserire una paga mensile anche se il collaboratore non è convivente. Nel trattamento economico la paga minima oraria sarà quella da contratto e la paga visualizzata nel cedolino sarà invece quella mensile, determinata con lo stesso sistema del punto b).
La paga base oraria non può essere modificata, essendo stabilita dal CCNL. Per modificare il valore finale accordato con il lavoratore si possono aggiungere dei superminimi nei campi liberi, oppure consigliamo di aggiungere un importo alla voce Acconto futuri aumenti, che permette di assorbire in automatico eventuali aumenti sindacali futuri. Gli altri campi dei superminimi sono invece manuali, e devono essere aggiornati manualmente ogni anno dall'utente.
Per capire come impostare la paga di una colf o badante si possono seguire i paragrafi successivi del manuale:
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Ferie per colf e badanti: come maturano in giorni e in ore
Nella configurazione del contratto è possibile scegliere la modalità con cui esprimere le ferie tra ore e giorni.
FERIE PER COLF E BADANTI: COME MATURANO IN GIORNI E IN ORE
Ogni collaboratore domestico matura 26 giorni di ferie all'anno, corrispondenti ad un mese di calendario (30 giorni di un mese - 4 domeniche = 26 giorni). I 26 giorni si intendono dal lunedì al sabatoindipendentemente dai giorni lavorativi dell'orario concordato.
Se una collaboratrice lavora, infatti, 1 solo giorno a settimana, non avrà 26 giorni lavorativi di ferie e cioè 26 settimane (6 mesi!) ma sempre un mese, ovvero 26 giorni di calendario; mentre se una collaboratrice lavora tutti i giorni dal lunedì al sabato, i 26 giorni di cui parla il CCNL coincidono effettivamente con 26 giorni in cui la collaboratrice avrebbe dovuto lavorare.
In caso di orario part-time quindi, questi 26 giorni vanno riproporzionati.
Il programma consente di esprimere le ferie in 3 modi diversi per consentire agli utenti di non modificare le loro abitudini nel rapporto eventualmente già in atto. Si precisa che tutte e 3 le opzioni sono identiche sotto il punto di vista economico e la scelta è esclusivamente basata su motivazioni pratiche che possono aiutare a rendere più semplice la gestione.
FERIE IN GIORNI 26ESIMI
Se si esprimono le ferie in giorni 26esimi (è l’ipotesi prevista di default dal Contratto Collettivo), nell’esempio di un giorno di lavoro alla settimana, in caso di ferie si dovrà indicare nel programma “FE” nell'inserimento mensile per tutti i giorni dal lunedì al sabato. In questo modo la retribuzione della settimana di ferie segnata sarà l’equivalente economico di un giorno lavorativo.
Si esprimono le ferie in giorni 26esimi solitamente per i contratti full time in cui si lavorano tutti i giorni dal lunedì al sabato.
In caso di orari part-time distribuiti su meno di 6 giorni a settimana, sussiste un problema pratico nell'individuare il valore da retribuire in caso di richiesta di un solo giorno di ferie.
Esempio:
Colf che lavora 12 ore a settimana, suddivise in: 4 ore il lunedì, 4 ore il mercoledì e 4 ore il venerdì. Se la collaboratrice chiede ferie per il solo mercoledì, con le ferie espresse in giorni 26esimi è necessario indicare la causale FE in 2 giorni, ovvero nel mercoledì e nel giovedì, affinché il calcolo delle ferie sia corretto. Infatti, su 3 giorni lavorativi, se la collaboratrice richiede 1 giorno di ferie, chiede in realtà 1/3 dell'orario settimanale. Per indicare ferie in 1/3 dell'orario settimanale, è necessario indicare FE in 2 giorni.
Ciò dimostra come esprimere le ferie in giorni 26esimi sia particolarmente complesso in caso di orari part-time.
FERIE IN ORE
La soluzione è esprimere le ferie non in giorni 26esimi ma in ore, considerando il godimento esclusivamente per le giornate lavorative, o anche le mezze o le singole ore richieste. In tal caso le ore di ferie che verranno maturate sono calcolate nel modo seguente:
Ore settimanali standard x 4,3334 settimane medie in un mese = X ore di ferie maturate in un anno e corrispondenti a 26 giorni lavorativi.
X ore maturate in un anno pari ad un mese : 12 mesi = Y ore di ferie maturate ogni mese.
In questo caso va indicata la sigla FE solo nei giorni lavorativi o, in caso di richiesta di entrata posticipata o di un permesso di uscita anticipata, si indicano le ore lavorate, poi la sigla FE e poi le ore di ferie. Se, ad esempio, una colf che lavora solitamente 4 ore il lunedì, ne lavora solo 3 e 1 ora è di ferie, nel calendario mensile si dovrà indicare: 3FE1.
In questo caso la retribuzione è data dal prodotto: ore di ferie x paga oraria.
FERIE IN GIORNI (EVENTUALMENTE RIPROPORZIONATI AL PART-TIME)
Se si esprimono le ferie in giorni riproporzionati al part-time, i giorni di ferie maturati nell'anno saranno pari al numero di giorni lavorativi contenuti in un mese. Perciò non saranno 26 giorni di ferie, ma i giorni di ferie maturati vengono riproporzionati in base all'orario di lavoro.
La riproporzione avviene in base al seguente calcolo:
Giorni di lavoro settimanali x 4,3334 settimane medie in un mese = totale ferie annuali : 12 mesi = giorni di ferie maturati ogni mese
Nel caso dell'esempio precedente:
Colf che lavora 12 ore a settimana, suddivise in: 4 ore il lunedì, 4 ore il mercoledì e 4 ore il venerdì.
3 giorni lavorativi a settimana x 4,3334 = 13,0002 giorni di ferie maturati in un anno
13,0002 : 12 mesi = 1,083 giorni di ferie maturati in un mese.
Sintesi: quando esprimere le ferie ad ore e quando in giorni 26esimi?
Si consiglia di inserire le ferie in giorni 26esimi quando il collaboratore lavora tutti i giorni dal lunedì al sabato.
È preferibile esprimere le ferie ad ore in tutti gli altri casi.
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Festività e santo patrono in busta paga di colf e badanti
Per gestire in Webcolf festività e santo patrono in busta paga di colf e badanti, è necessario cliccare il menù Assunzione | Inserimento collaboratore domestico | Orario di lavoro, indicando a destra la data del Santo patrono. Infatti, il santo patrono è una delle festività da riconoscere (art. 16 del CCNL lavoratori domestici), assieme alle festività nazionali come il giorno di Natale, Santo Stefano, il primo gennaio, etc.
Si ricorda che nei giorni festivi il collaboratore deve riposare e ricevere la retribuzione in questi termini:
- i collaboratori conviventi o non conviventi con paga mensilizzata vengono retribuiti per le stesse ore previste dall’orario standard per quella giornata se cadenti dal lunedì al sabato, e per 1/6 dell’orario settimanale, se cadenti di domenica (festività non goduta);
- i collaboratori con paga oraria (non conviventi) devono essere retribuiti per 1/6 dell’orario settimanale indipendentemente dal giorno in cui cade la festività.
Il programma propone la festività in automatico nell’inserimento mensile in base all'orario standard di lavoro impostato dall'utente in Assunzione | inserimento collaboratore | orario di lavoro.
Per ulteriori informazioni circa le festività si legga il nostro articolo l'articolo Busta paga colf e festività.
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Periodo di prova di colf e badanti
In Webcolf si può gestire il periodo di prova di colf e badanti entrando nel menù Assunzione | Inserimento collaboratore domestico | Orario di lavoro.
Sulla destra si può notare che il programma applica in automatico il periodo di prova riportando anche il numero di giorni di effettivo lavoro previsti dal Ccnl. Il numero di giornate indicato é il massimo della prova che si può richiedere al collaboratore. Se il datore desidera, può comunque ridurlo, cambiando il numero indicato nella relativa casella, oppure non farlo fare e quindi togliere la spunta alla relativa opzione.
Se il flag é presente il periodo di prova indicato viene poi riportato in automatico nella lettera di assunzione che si può stampare al menù Assunzione | lettera assunzione. In caso di contratto a tempo determinato, il programma riproporziona in automatico il periodo di prova in base alla durata del contratto.
Il periodo di prova di colf e badanti previsto dal contratto collettivo é il seguente:
Regime di convivenza
Livelli
Prova
Conviventi
Tutti
30
Conviventi e non conviventi
D, Ds
30
Non conviventi
A, As, B, Bs, C, Cs
8
Durante il periodo di prova le parti possono recedere dal contratto senza obbligo di preavviso. Se il datore desiderasse licenziare la collaboratrice durante tale periodo spieghiamo tutto nel nostro articolo Mancato superamento del periodo di prova per colf o badanti
PERIODO DI PROVA DI COLF E BADANTI: MALATTIA E INFORTUNIO
Il periodo di prova si sospende in caso di malattia o infortunio. La prova poi ripartirà da dove si era interrotta al termine del certificato di malattia o infortunio.
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Scatti di anzianità per colf e badanti
SCATTI DI ANZIANITA' PER COLF E BADANTI: COME E QUANDO MATURANO
Webcolf calcola in modo automatico gli scatti, secondo quanto indicato dal Ccnl, ogni 2 anni per il 4% della paga base. Non è quindi necessario fare o indicare nulla di particolare.
Quando si entra nel menù Assunzione | inserimento collaboratore domestico | Orario di lavoro, è però presente la maschera di indicazione degli scatti manuali (che generalmente sconsigliamo di utilizzare per evitare contestazioni sindacali).
L’utilizzo dello scatto manuale è stato previsto solo nel caso di collaboratore domestico in aspettativa non retribuita per lungo tempo per motivi personali. In tal caso il datore può sospendere l’anzianità di servizio indicando il numero di scatti maturati ad oggi e poi indicando la data dell'ultimo scatto e del prossimo scatto.
Se si sceglie di indicare gli scatti manuali, l'utente dovrà aggiornare manualmente, ogni 2 anni, il numero e la data degli scatti indicati.
Per ulteriori informazioni sulla maturazione degli scatti di anzianità e la normativa inerente si può leggere il nostro articolo Scatti d'anzianità
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Come fare la busta paga di una colf o badante con orario variabile
Come fare la busta paga di una colf o badante con orario variabile?
Aggiornamento 01/01/2023:
A partire dal 1° gennaio 2023 non è più disponibile la funzionalità di gestione "Senza orario fisso predeterminato".
Nei casi in cui non è possibile determinare il numero di ore settimanali previste in fase di assunzione, datore di lavoro e collaboratore dovrebbero calcolare il numero di ore settimanali medie. Infatti, quando un rapporto di lavoro viene registrato in Inps è necessario indicare il numero di ore settimanali: non è possibile indicare 0 ore. In fase di inserimento mensile delle presenze sarà possibile indicare il numero di ore in corrispondenza del giorno effettivo in cui vengono lavorate, aggiungendo il codice O di ore ordinarie.
Per gli utenti già registrati, nel caso di collaboratore non convivente senza orario fisso, è possibile gestire il cedolino in modo che Tfr, ferie e 13esima vengano calcolati in base alle ore lavorate del mese di elaborazione, determinando di volta in volta la percentuale di part-time.
Tuttavia si sconsiglia di utilizzare questa impostazione: la gestione del rapporto di lavoro con orario dinamico prevede, oltre all'inserimento manuale delle ore lavorate, anche delle festività, inoltre la maturazione di ferie e tredicesima varia ogni mese e può creare delle difficoltà al momento di determinare le ferie che il lavoratore può fruire nel corso dell'anno. Tutto ciò rende la gestione del contratto più complessa rispetto alla gestione automatica che si ha indicando l'orario settimanale medio.
Per poter usare la funzione di orario dinamico, la procedura è la seguente:
- nei dati del collaboratore si indicano zero ore per tutti i giorni settimanali e si inserisce il flag su orario indeterminato;
- nell’inserimento mensile, che verrà proposto a zero, si indicano le ore lavorate nel calendario;
- per le festività il programma indica in automatico la causale “F” e calcola automaticamente il valore della festività basandosi sulla percentuale di part-time calcolata nel mese precedente. Se ad esempio nel mese precedente la percentuale di part-time era 6,75% il conteggio deriva dalla seguente proporzione:
100 : 40 = 6,75 : x quindi (40 x 6,75) : 100 = 2,70 ore medie svolte nel mese precedente
2,70 x 1/6 dell'orario settiamanale (come indica il Ccnl per pagare la festività di un collaboratore ad ore) = 0,45 ore per ogni festività presente nel mese attuale
- in caso di ferie si indica FE per i giorni consecutivi di ferie e il programma calcolerà in automatico le ore medie di ferie giornaliere in base alle presenze indicate nel mese precedente.
Si ricorda che a partire dal 1° gennaio 2023 non è più disponibile la funzionalità di gestione "Senza orario fisso predeterminato".
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Orario di lavoro e riposi per colf e badanti
In tema di orario di lavoro il Ccnl non stabilisce un minimo di ore ma solo un massimo:
1- in caso di collaboratrice convivente l'orario massimo è di 54 ore settimanali e 10 giornaliere. Le 10 ore giornaliere sono convenzionali e vanno indicate quando si tratta di una badante che resta presso il datore tutta la giornata. Per i contratti di convivenza di norma si indicano quindi 10 ore di lavoro dal lunedì al venerdì e 4 ore il sabato.
Il riposo della colf o badante convivente é di 36 ore di cui 24 ore obbligatoriamente di domenica (giorno di riposo irrinunciabile) più 12 ore in altra mezza giornata scelta dalle parti che di spesso viene indicata il sabato; inoltre, qualora l'orario giornaliero non sia interamente collocato tra le ore 6.00 e le ore 14.00 oppure tra le 14.00 e le 22.00, spetta un riposo intermedio non retribuito, normalmente nelle ore pomeridiane, non inferiore alle 2 ore giornaliere. Durante tale riposo la collaboratrice domestica potrà uscire dall’abitazione del datore di lavoro.
2- In caso di collaboratrice non convivente le ore massime sono 40 settimanali e 8 giornaliere. Il giorno di riposo é stabilito la domenica.
In caso di lavoro esclusivamente notturno, (presenza o assistenza), il massimo di ore è di 54, solitamente 9 dal lunedì al sabato con la domenica libera. Ricordiamo che i rapporti di assistenza o presenza esclusivamente notturna si gestiscono come contratti di convivenza, anche se poi il lavoratore rimane durante il giorno nella sua abitazione e non in quella del datore di lavoro. Per questo motivo nelle tabelle ufficiali delle paghe per i lavoratori notturni viene indicato solo una paga mensile, non oraria.
Orario di lavoro e riposi per colf e badanti: è possibile sostituire la domenica con un altro giorno di riposo?
Il Ccnl all'art. 14 stabilisce che "il riposo settimanale domenicale è irrinunciabile" e che "qualora il lavoratore professi una fede religiosa che preveda la solennizzazione in giorno diverso dalla domenica, le parti potranno accordarsi sulla sostituzione, a tutti gli effetti contrattuali, della domenica con altra giornata."
Il lavoro svolto la domenica in tal caso si intenderà ordinario a tutti gli effetti non dando più diritto alla maggiorazione del 60% la domenica ma solo nella diversa giornata di riposo richiesta dalla colf o badante al momento dell'assunzione. Se però fosse il datore, per sua richiesta, a chiedere alla collaboratrice di stabilire in fase di assunzione una giornata di riposo diversa dalla domenica, il 60% di maggiorazione in tale giornata va ugualmente riconosciuto.
Orario di lavoro e riposi per colf e badanti in Webcolf
Nel menù Assunzione | inserimento collaboratore | orario di lavoro va indicato l'orario di lavoro e riposi per colf e badanti.
Si tratta di un orario standard che poi potrà essere modificato nella maschera dell’inserimento delle presenze ogni mese nei casi rari di svolgimento di più o meno ore.
Si consiglia infatti, anche se l’orario non è sempre identico ogni settimana, di inserire almeno un orario medio settimanale per evitare di gestire il rapporto con un orario a zero (orario dinamico), la cui impostazione è più complessa nel momento in cui si elabora il cedolino e si fa l’inserimento delle presenze.
Sul lato destra della pagina, poi, si indicano, il giorno di riposo e, in caso di collaboratore convivente, l’ulteriore mezza giornata di riposo. In questo modo se si dovessero indicare nell'inserimento mensile (menù Cedolini), delle ore lavorate durante tali giornate, il programma calcolerà in automatico la maggiorazione dovuta (60% nel giorno di riposo e 40% nella mezza giornata di riposo).
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Orario, Scatti, festività e ferie per colf e badanti
In Webcolf al menù Assunzione | Inserimento collaboratore domestico | Orario di lavoro, l'utente può gestire vari aspetti del rapporto domestico tra cui l'orario settimanale, gli scatti di anzianità, le festività e le ferie per colf e badanti.
Maggiori dettagli su orario, scatti, festività e ferie per colf e badanti ai seguenti capitoli:
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Inquadramento, mansioni e livello colf e badante
L’art. 9 del CCNL colf e badanti prevede l’inserimento dei collaboratori domestici in un determinato livello, scelto in base alle mansioni, al titolo di studio conseguito e all'esperienza posseduta. Il collaboratore, comunque, va inquadrato in base alle mansioni prevalenti.
Possiamo così riassumere i livelli principali:
CATEGORIA DI INQUADRAMENTO
MANSIONI
LIVELLO A
- Assistente familiare generico non addetto all'assistenza, sprovvisto di esperienza professionale, che svolge le proprie mansioni a livello esecutivo e sotto il diretto controllo del datore di lavoro. Profili: - Addetto esclusivamente alle pulizie della casa. - Addetto esclusivamente alla lavanderia. - Aiuto di cucina. - Stalliere. - Assistente ad animali domestici. - Addetto innaffiatura ed aree verdi. - Operaio comune. Svolge piccoli interventi di manutenzione e pulizie. Nel caso di svolgimento di più mansioni tra quelle elencate, il livello di inquadramento corretto è il livello B.
LIVELLO AS
Addetto esclusivamente alla compagnia di persone adulte autosufficienti, senza effettuazione di alcun'altra prestazione di lavoro.
LIVELLO B
- Assistente familiare che, in possesso della necessaria esperienza, svolge con specifica competenza le proprie mansioni, ancorché a livello esecutivo. Profili: - Collaboratore generico polifunzionale. - Custode di abitazione privata. - Addetto alla stireria. - Cameriere. - Giardiniere. - Operaio qualificato: addetto alla manutenzione con interventi anche complessi. - Autista. - Addetto al riassetto camere e servizio prima colazione anche per gli ospiti del datore. - Addetto a mansioni plurime: pulizie, riassetto casa, addetto cucina, lavanderia e assistente ad animali domestici etc.
LIVELLO BS
Assistente di persone autosufficienti o bambini (baby sitter), comprese attività di preparazione del vitto e pulizia della casa degli assistiti.
LIVELLO C
Assistente familiare che, in possesso di specifiche conoscenze di base, sia teoriche che tecniche, relative allo svolgimento dei compiti assegnati, opera con totale autonomia e responsabilità. Profilo: Cuoco.
LIVELLO CS
Assistente di persone non autosufficienti (non fomato), comprese attività di preparazione del vitto e pulizia della casa degli assistiti.
LIVELLO D
Assistente familiare che, in possesso dei necessari requisiti professionali, ricopre specifiche posizioni di lavoro caratterizzate da responsabilità, autonomia decisionale e/o coordinamento. Profili: - Amministratore dei beni e del patrimonio di famiglia. - Maggiordomo: mansioni di coordinamento e gestione dell'ambito familiare. - Governante: mansioni di coordinamento attività di lavanderia, di cameriere, di stiro, etc. - Capo cuoco. - Capo giardiniere: mansioni di gestione e coordinamento attività di cura aree verdi e manutenzione. - Istitutore: mansioni di istruzione/educazione dei componenti del nucleo familiare.
LIVELLO DS
- Assistente (formato) di persone non autosufficienti comprese attività di preparazione del vitto e pulizia della casa degli assistiti. - Direttore di casa: mansioni di coordinamento e gestione relative a tutte le esigenze connesse all'andamento di casa. - Assistente familiare educatore formato per progetti di inserimento nei rapporti sociali di persone con disabilità psichica o con disturbi dell'apprendimento o relazionali.
Si precisa che:
1. per persona autosufficiente va inteso un soggetto in grado di compiere le più importanti attività relative alla cura della propria persona e della vita di relazione.
L’Agenzia delle Entrate nella circolare del 3 gennaio 2005, n. 2 ha chiarito il concetto di non autosufficienza: ”Sono soggetti non autosufficienti quelli incapaci di svolgere almeno una di queste attività: assunzione di alimenti, espletamento delle funzioni fisiologiche e dell’igiene personale, deambulazione, indossare indumenti e comunque, le persone che necessitano di sorveglianza continua”.
2. Per collaboratore formato va inteso un lavoratore in possesso di diploma inerente alla propria mansione, conseguito in Italia o all'estero (purchè di ugual valore ed efficacia), o di attestato per corsi di formazione purchè non inferiori a 500 ore.
INQUADRAMENTO, MANSIONI E LIVELLO COLF E BADANTE IN WEBCOLF
In Webcolf al menù Assunzione | inserimento collaboratore | Inquadramento, è possibile indicare varie condizioni come inquadramento, mansioni e livello colf e badante. La pagina relativa al contratto di lavoro di colf e badanti è divisa in due parti: tipologia del contratto e livello. Nel primo menù a tendina l’utente può selezionare il contratto desiderato scegliendo tra quelli proposti dal CCNL.
INQUADRAMENTO, MANSIONI E LIVELLO COLF E BADANTE: SPECIFICHE
- nel caso di collaboratore ad ore si indica l’opzione “non convivente”;
- al contrario, nel caso di convivenza, con normale fruizione di vitto e alloggio, va selezionata la voce “convivente a tempo pieno”;
- se si tratta di contratto di convivenza ridotto di massimo 30 ore con livello B, BS e C va scelta l’opzione “convivente part-time 30 ore”;
- i contratti esclusivamente notturni (presenza o assistenza notturna BS, CS, DS), come previsto dal CCNL, vanno tutti gestiti in regime di convivenza a tempo pieno. Per maggiori informazioni in merito si può leggere il nostro articolo Badante di notte: assistenza o presenza?
- Ai fini della detrazione delle spese per persone non autosufficienti, quando si inserisce in Webcolf un rapporto di badantato con livello CS o DS é necessario indicare cognome, nome e codice fiscale dell'assistito in caso sia diverso dal datore. Nel caso in cui la stessa badante sia stata assunta con unico contratto per assistere due persone non autosufficienti, si può specificare cognome, nome e codice fiscale anche di un solo assistito. La detrazione infatti va considerata per singolo contribuente/datore.
In questo modo i dati dell'assistito saranno presenti in tutte le buste paga che verranno elaborate.
- Nel caso in cui una collaboratrice sia assunta per sostituire quella principale full-time CS o DS, va scelto il contratto apposito "sostituzione di lavoratori CS o DS nei turni di riposo". Quando si seleziona tale tipo di contratto il programma lo considera automaticamente in regime di convivenza come accade nella quasi totalità dei casi. Se invece il collaboratore fosse non convivente sarà necessario applicare il relativo flag come nell'immagine qui sotto. Una volta selezionata la tipologia di contratto nella tendina sopra il programma propone in basso i livelli possibili in base al contratto scelto.
INQUADRAMENTO, MANSIONI E LIVELLO COLF E BADANTE: NOVITA' INTRODOTTE DAL NUOVO CCNL DI OTTOBRE 2020
Con l'entrata in vigore del nuovo CCNL ad ottobre 2020, sono state introdotte particolari indennità aggiuntive per le figure della babysitter e dell'assistente di persone non autosufficienti.
Nello specifico, se una babysitter di occupa di bambini con età inferiore ai 6 anni, dovrà essere corrisposta l'apposita indennità aggiuntiva, selezionando il flag apposito, che apparirà in basso, dopo aver selezionato il livello BS:
Se invece una collaboratrice di livello CS si occupa di due o più persone non autosufficienti della stessa famiglia, dovrà essere corrisposta l'apposita indennità aggiuntiva, selezionando il flag apposito, che apparirà in basso, dopo aver selezionato il livello CS:
Inoltre, se la collaboratrice assunta è in possesso della certificazione di qualità, è necessario selezionare l'apposito flag affinché l'indennità aggiuntiva sia corrisposta automaticamente. Per maggiori informazioni sulla certificazione di qualità, si legga il nostro articolo Certificazione di qualità colf badanti 2020
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Busta paga colf gratis
Il contratto nazionale colf e badanti stabilisce l'obbligo di elaborare la bustapagamensile per la colf oltre all'obbligo di consegnare una dichiarazione sostitutiva della cu (ex cud) dei redditi percepiti annualmente.
Webcolf propone all'utente privato, anche inesperto, di calcolare online la busta paga colf gratis con un solo click e a fine anno di stampare il riepilogo di quanto percepito.
Anche chi non conosce la normativa, che regola i rapporti di lavoro domestico, può stampare cedolini e il contratto corretti indicando le mansioni e l'orario della propria colf o badante.
Si può stampare la busta paga colf gratis con la retribuzione minima oppure con la retribuzione concordata, sia lorda che netta.
Webcolf regala a tutti un mese di abbonamento per provare (cliccando qui) tutti i servizi di gestione busta paga colf e badanti.
Una volta registrato l'utente può inserire i dati del datore e del collaboratore e cliccare nel menù cedolini mensili| inserimento mensile calcola e poi stampa cedolino.
Domande frequenti:
1. una volta registrato devo pagare qualcosa? No, solo se alla fine del mese, avendo provato tutti i servizi con assistenza illimitata, può decidere se abbornarsi e solo in questo caso dovrà procedere al pagamento del servizio annuale (55 euro iva inclusa abbonamento personale - 150 euro iva inclusa abbonamento professionale).
2. Devo fare una disdetta o pagare una penale se alla fine del mese di prova decido di non abbonarmi? No, webcolf, per trasparenza ed onestà verso l'utente, non richiede disdetta e nemmeno pagamento di una penale. Se l'utente non decide di abbonarsi per stampare la busta paga della colf o badante le funzioni del servizio vengono disattivate.
3. Posso abbonarmi e stampare le buste paga in un secondo momento? Sì, certo. Può registrarsi anche più avanti oppure può iniziare l'inserimento dei dati e tornare prossimamente nel suo account: è unico e lei ne è il titolare e i suoi dati non vengono resi pubblici a nessuno. Non vengono inoltre cancellate le prove che lei decide di fare a meno che non sia lei stesso a richiederlo.
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Data assunzione in busta paga di colf e badanti
La data di assunzione della colf o badante va indicata nel menu Assunzione | Inserimento collaboratore domestico | Data assunzione, memorizzando poi in alto.
In tale maschera é presente anche l'apposito spazio anche per eventuale data di cessazione del rapporto e motivazione.
La motivazione é utile solo al fine della comunicazione sul sito Inps ed é generica, come ad esempio "licenziamento" o "dimissioni", non ha nulla a che vedere con le motivazioni di licenziamento indispensabili per cessare il rapporto previste per le aziende. Nel settore domestico infatti, in caso di rapporto a tempo indeterminato, la cessazione del rapporto é libera, senza obbligo di motivazione.
Se però, si tratta di un contratto a tempo determinato, è necessario apporre il flag alla voce “A tempo determinato” ed indicare in basso la data del termine contrattuale. [Aggiornamento del 16 luglio 2018]: con il D.L. n° 87 del 12 Luglio 2018 si precisa che il contratto a tempo determinato può essere prorogato per massimo 4 volte per un totale di 24 mesi.
È importante selezionare la motivazione del tempo determinato; infatti, nel caso si tratti di un collaboratore che sostituisce un altro assente (perché malato, o in ferie, o in maternità, etc.), i contributi che verranno applicati saranno pari a quelli dei contratti a tempo indeterminato, perciò più bassi rispetto al tempo determinato normale. Nel caso non si trattasse di sostituzione, si può inserire il flag sulla voce “altro” oppure "per l'esecuzione di un servizio definito o predeterminato nel tempo, anche se ripetitivo".
A tal proposito si ricorda che:
a)non va mai modificata la data di assunzione in caso di variazioni del contratto già in essere, pena la perdita di tutti i movimenti elaborati precedenti alla nuova data inserita;
b) se si tratta di tempo indeterminato o di determinato per sostituzione, i contributi sono più bassi rispetto al tempo determinato normale, e calcolati diversamente;
c) i tempi determinati con motivazione diversa dalla sostituzione non sono consigliati nel lavoro domestico: prevedono infatti l'inserimento di una data che è prefissata, mentre si ricorda che l’interruzione del rapporto nel tempo indeterminato è libera e non necessita di alcuna motivazione. Gli unici adempimenti in quest’ultimo caso, sono la consegna della lettera di licenziamento per iscritto e lo svolgimento del preavviso. Per ulteriori informazioni sulle procedure del tempo determinato si consiglia di leggere il nostro articolo Tempo determinato o indeterminato
Nella maschera "Data di assunzione", oltre alla data di deve indicare anche il tipo di contratto, che deve essere lo stesso comunicato all'Inps in modo che poi, elaborando il mav, gli importi dei contributi con Webcolf e quelli calcolati con il sito dell'Inps coincidano.
Nell’ultima riga della maschera va indicato il flag solo nel caso il lavoratore, assunto in regime di convivenza, sia coniuge o parente o affine di 3° grado del datore di lavoro. I contributi, infatti, in questa situazione vengono conteggiati con aliquota diversa (esclusa CUAF).
Il contributo CUAF, totalmente a carico del datore di lavoro, ha lo scopo di finanziare la Cassa Unica Assegni Familiari istituita dall'Inps. Attraverso quest'ultima vengono erogati gli importi relativi agli assegni nucleo familiare per cui i collaboratori domestici che fanno domanda all'Inps. Nel lavoro domestico, infatti, é l'Inps a corrispondere l'importo dell'ANF (assegni nucleo familiare) direttamente al collaboratore domestico. Nel caso di rapporto fra coniugi e tra parenti (figli, fratelli o sorelle e nipoti) o affini (genero, nuora e cognati) entro il 3° grado conviventi, l'inps prevede un'aliquota inferiore, senza CUAF, dato che il datore e il collaboratore fanno parte dello stesso nucleo familiare.
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Dati colf, badante o baby sitter in busta paga
DATI COLF, BADANTE O BABY SITTER IN BUSTA PAGA: COME COMPLETARE L'INSERIMENTO
Aggiungendo un nuovo collaboratore, nel menù Assunzione | Inserimento collaboratore domestico | Dati anagrafici, è possibile specificare tutta una serie di dati che appariranno nell'intestazione della busta paga.
Viene mostrata una maschera vuota da compilare, le cui informazioni verranno memorizzate cliccando il pulsante in alto “Memorizza”, e il cui riepilogo del percorso viene mostrato in alto nella prima riga:
Una volta inseriti i dati nelle maschere si dovrà cliccare in alto Memorizza: quando il pulsante è verde significa che i dati della pagina sono stati salvati con successo. Se, invece è arancione, i dati devono ancora essere salvati. Con il pulsante a destra “Pagina succ.” si passa alla maschera 2 dei dati del collaboratore, e così via.
Quando tutte le maschere saranno completate, tutti i passi numerati risulteranno di colore verde.
DATI COLF, BADANTE O BABY SITTER IN BUSTA PAGA: I DATI ANAGRAFICI
In questa prima maschera vanno indicati tutti i dati anagrafici del collaboratore che si possono trovare nella carta d’identità e tessera sanitaria (codice fiscale) oltre ai dati relativi ai contatti e al luogo di lavoro specifico del collaboratore, ove fosse diverso dalla residenza del datore.
Per ultimi vanno indicati gli estremi dei documenti utili all'assunzione come carta d'identità (italiana o straniera), oppure passaporto e permesso di soggiorno (se si tratta di cittadino extracomunitario). Quando si seleziona il tipo di permesso il programma propone all’utente il completamento dei soli dati inerenti al tipo di documento selezionato, così come dovrà essere fatto poi in Inps al momento dell’assunzione.
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