A seguito di accordo del 18 luglio 2010 è stata attivata la "CASSA COLF", cassa di assistenza sanitaria per i lavoratori domestici che applicano il contratto collettivo del 01.02.2007 (e rinnovato il 21/05/2013), siglato tra i sindacati FIDALDO e DOMINA da una parte e FILCAMS-CGIL, FISASCAT-CISL, UILTUCS-UIL e FEDERCOLF dall’altra.
I beneficiari delle prestazioni sono i dipendenti e i datori di lavoro domestico.
Tali contributi servono per un'assistenza sanitaria, che però non copre la malattia ordinaria del collaboratore.
Per l’elenco dettagliato di tutte le prestazioni, (anche quelle dovute a malattia covid e le nuove prestazioni a favore dei datori domestici), le modalità e le condizioni, cliccare sul seguente link https://www.cassacolf.it/prestazioni/
CONTRIBUTI CAS.SA COLF: ISCRIZIONE ALLA CASSA
Il dipendente risulta iscritto alla CAS.SA COLF dal primo giorno del trimestre per il quale inizia il versamento a suo nome, dei contributi di assistenza contrattuale. L’iscrizione alla Cas.sa colf quindi è automatica, sia per il datore che per il collaboratore, con il primo pagamento dei contributi Cas.sa Colf, non essendo necessaria alcuna notifica all’ente o all’INPS. Per far sì che i collaboratori e i datori di lavoro, continuino ad essere beneficiari rispettivamente delle relative prestazioni, è necessario che, successivamente all'iscrizione e cioè al primo versamento, i contributi di assistenza contrattuale vengano versati in modo regolare e continuativo.
Nel caso di dipendente assunto in data precedente alla creazione di tale cassa assistenziale, il collaboratore risulterà esservi iscritto dal 1° Luglio 2010 se tali contributi siano versati a suo nome in relazione al terzo trimestre 2010.
L’iscrizione alla CAS.SA COLF, sia del collaboratore che del datore di lavoro, permane anche nei casi nei quali si verifichino dei periodi di assenza che comportano delle discontinuità nel versamento dei contributi di assistenza contrattuale. Non é necessario quindi sospendere o iscriversi attivamente in un momento successivo alla sospensione.
CONTRIBUTI CAS.SA COLF: OBBLIGATORIETA'
Come indicato dall'art. 53 comma 2 del Ccnl, i contributi Cassa Colf sono obbligatori. Di prassi però le parti possono scegliere se applicarla o meno se non si arriva alla somma annuale necessaria per avere le prestazioni.
Si ha diritto alle prestazioni solo nel caso si siano versati almeno 25 € nei 4 trimestri precedenti all'evento o comprensivi anche del trimestre in cui l'evento é avvenuto. Possono essere ricompresi i versamenti di più rapporti di lavoro al fine di raggiungere la somma minima prevista. Tuttavia, se il collaboratore svolge un solo rapporto di lavoro domestico con orario settimanale inferiore alle 9 ore, se il contributo non viene pagato, di fatto non vi sono conseguenze per il datore di lavoro.
Per non applicare la Cas.sa Colf, in Webcolf esiste una voce specifica (la 3.2) che si trova nel menù Assunzione | inserimento collaboratore | trattamento economico | impostazioni economiche avanzate: "Non effettuare l'applicazione della Cas.sa Colf". In questo modo tali contributi non vengono calcolati e trattenuti in busta paga al collaboratore e nemmeno quindi proposti nell’elaborazione del mav. In alternativa, si può scegliere di pagare un importo più alto ogni trimestre (rispetto a quello che le parti dovrebbero realmente pagare), come integrazione per poter raggiungere i 25 € richiesti, possibilità questa prevista dallo stesso ente Cassa Colf. Ad esempio il datore in fase di elaborazione del mav può aumentare l'importo della Cassa Colf indicato dal programma in modo da arrivare a versare 6,25 € (6,25 x 4 trimestri/mav = 25 €).
I 25 € devono però derivare dalla somma dei 4 mav precedenti alla richiesta quindi non é possibile con il primo mav utile versare tutti i 25 € in un'unica soluzione ma é necessario che la quota sia suddivisa in 4 trimestri.
CONTRIBUTI CAS.SA COLF: VERSAMENTI
Il versamento dei contributi di assistenza contrattuale a carico del datore di lavoro e del lavoratore, si quantifica nella misura complessiva di € 0,06 per ogni ora retribuita, dei quali € 0,02 a carico del lavoratore e € 0,04 a carico datore. Il versamento dei contributi dev'essere effettuato dal datore di lavoro attraverso l'avviso di pagamento pagoPA pagato trimestralmente, insieme ai contributi Inps, con codice organizzazione "F2".
L'Inps invia ai datori domestici avvisi di pagamento PagoPA precompilati senza indicazione della Cassa colf, perchè non può sapere se la cassa venga applicata al contratto di lavoro in essere e anche perché esiste un altro CCNL, Ebilcoba, che anche se usato da pochissimi datori in Italia, ha previsto la creazione di una sua "Cassa Ebilcoba".
Per il versamento della Cassa Colf è necessario quindi modificare il pagoPA standard dell'Inps aggiungendo l'importo di Cassa colf conteggiato da Webcolf in base ai cedolini elaborati durante il trimestre di riferimento. Per l'elaborazione del pagoPA è necessario entrare nel menù Cedolini | contributi: elaborazione mav in Inps online e seguire quanto spiegato nel nostro articolo Contributi colf e badanti: come fare il mav in inps online
CONTRIBUTI CAS.SA COLF: PARTICOLARITA' PER CONTRATTI DI PRESENZA E ASSISTENZA NOTTURNA
Con l'entrata in vigore del nuovo Ccnl ad ottobre 2020 sono state ridotte le ore contributive ai fini della Cassa Colf per i contratti di assistenza e presenza notturna. Da ottobre 2020, le ore contributive su cui calcolare la Cassa colf non corrisponderanno a 54 ore settimanali ma a 48 ore per l'assistenza notturna e 30 per la presenza notturna. Le ore lavorative e quelle contributive ai fini Inps invece resteranno di 54 ore settimanali.
CONTRIBUTI CAS.SA COLF NEL CEDOLINO DI WEBCOLF
Nel corpo del cedolino viene indicato con il codice 800, l'importo dei contributi Cassa Colf a carico del datore di lavoro solo a scopo conoscitivo, (H. Contributi x 0,04) in modo che il collaboratore possa sapere se il tetto dei 25 € é stato raggiunto, mentre sotto il corpo del cedolino, alla voce "Cassa Colf", vengono riportati i contributi Cassa Colf a carico del collaboratore (H. Contributi x 0,02) che vengono detratti dall'importo lordo del cedolino, unitamente ai contributi previdenziali Inps ("Contr. carico coll.").