Riportiamo di seguito come inserire le presenze mensili per le situazioni più comuni di colf e badanti: esempi.
A) Lavoro aggiuntivo. Nel caso in cui il datore chiede alla collaboratrice di lavorare delle ore in più, nel giorno di norma lavorativo e non, queste sono da considerarsi ore supplementari (stessa paga delle ordinarie) fino al raggiungimento delle 8 ore giornaliere e 40 settimanali per il non convivente e 10 ore giornaliere e 54 settimanali per il convivente. Se invece si superano tali soglie viene applicato lo straordinario con le seguenti maggiorazioni:
- 10% dalle 40 alle 44 ore per i non conviventi;
- 25% dalle 45 ore in poi per i non conviventi e dalle 55 ore in poi per i conviventi.
Tali maggiorazioni vengono applicate solo se si tratta di lavoro diurno. Nel calendario mensile non serve fare nulla di particolare ma semplicemente indicare il numero delle ore lavorate totali della giornata specifica. Il programma calcolerà tutto in modo automatico.
B) Scambio di un giorno lavorativo con un altro. Se per esigenze del datore o del collaboratore, per una volta la collaboratrice svolge le sue mansioni ad esempio di mercoledì invece che di martedì, si tratta sempre di lavoro ordinario e quindi é necessario indicare 0 sul giorno non lavorato e la causale O di ore ordinarie seguito dalla ore lavorate, nel giorno effettivo. Esempio O5.
C) Lavoro in giorno festivo. Nel caso in cui il datore chiedesse allacollaboratrice di lavorasse durante una festività, oltre alla sigla F seguita dal numero di ore proposte dal programma (per pagare la festività), si dovrà aggiungere la causale LF di lavoro festivo (maggiorato al 60% della paga di fatto), seguito dal numero di ore lavorate. Per esempio, in caso di colf convivente con orario di 10 ore dal lunedì al venerdì che presta servizio martedì 2 giugno per 7 ore, nell'inserimento sarà corretto indicare LF7F10. Se invece la collaboratrice, per quella giornata, riceve vitto alloggio in natura va indicato LFV al posto di LF. In questo modo la quota oraria di vitto alloggio viene considerata per la sola maggiorazione.
D) Lavoro svolto la domenica. Si dovrà indicare solo il lavoro festivo indicando la causale LF di lavoro festivo (maggiorato al 60% della paga di fatto), seguito dal numero di ore lavorate. Per esempio LF7. Se invece la collaboratrice, per quella giornata, riceve vitto alloggio in natura va indicato LFV al posto di LF. In questo modo la quota oraria di vitto alloggio viene considerata per la sola maggiorazione.
E) Ferie. Va utilizzata la causale FE:
- se si esprimono le ferie in ore (consigliato per i part-time) si inserisce la causale FE solo per i giorni in cui il collaboratore avrebbe dovuto lavorare;
- se si esprimono le ferie in giorni si inserisce FE per tutti i giorni, lavorativi e non lavorativi da lunedì al sabato.
F) Assenza o aspettativa. Può capitare che la collaboratrice si assenti per qualche giorno, d'accordo con il datore, o che richiesto una giornata di permesso non retribuito. In tali casi si possono utilizzare rispettivamente le causali A e PNR nei giorni specifici. Nel caso invece di richiesta di aspettativa per un lungo periodo va utilizzata la causale AD da indicare per tutti i giorni di calendario dal lunedì alla domenica. In caso di aspettativa si consiglia di farsi fare una richiesta scritta dalla collaboratrice.