Badante convivente
QUANDO ASSUMERE UNA BADANTE CONVIVENTE
La badante viene assunta con un contratto di convivenza quando dorme e mangia dal datore di lavoro o dall'assistito o vi resta la maggior parte della giornata. Il regime di convivenza è caratterizzato da un'alternanza di momenti in cui la badante convivente è a disposizione del datore di lavoro, momenti in cui presta assistenza e altri in cui è a riposo.
CONTRATTO BADANTE CONVIVENTE: LIVELLO, INQUADRAMENTO ED ORARIO
Questi sono i tipi di contratti di assunzione possibili per una badante convivente:
1) Contratto badante convivente BS per persona autosufficiente full time 54 ore. L'orario da seguire è di 10 ore giornaliere, con almeno due ore di riposo nel mezzo della giornata, dal lunedì al venerdì e 4 ore il sabato.
2) Contratto badante convivente BS per persona autosufficiente part-time fino a 30 ore settimanali. Come da art. 14 del CCNL colf e badanti, l'orario dovrà essere articolato in una delle seguenti tipologie:
- interamente collocato tra le ore 6.00 e le ore 14.00;
- interamente collocato tra le ore 14.00 e le ore 22.00;
- interamente collocato, nel limite massimo di 10 ore al giorno non consecutive, in non più di tre giorni settimanali.
Si può stabilire la mezza giornata di riposo anche in un giorno diverso dal sabato, purchè cada in un giorno feriale. Per quanto riguarda, invece, il giorno di riposo principale, per contratto dovrebbe coincidere con la domenica, salvo che la badante non sia di religione ebraica e chieda appositamente di riposare al sabato;
3) Contratto badante convivente CS per persona non autosufficiente 54 ore settimanali. La badante non ha formazioni specifiche (tipo OSS) per questa mansione e presta attività lavorativa dal lunedì al venerdì per 10 ore e 4 il sabato (o giorno altro giorno feriale) mentre la domenica coincide con il giorno di riposo;
4) Contratto badante convivente DS per persona non autosufficiente 54 ore settimanali. Va assunta con questo tipo di contratto una badante convivente formata quindi che ha un diploma o una certificazione inerente (come OSS o operatore sanitario). L'orario è lo stesso previsto per gli altri contratti full time e quindi prevede lo svolgimento dell'attività lavorativa dal lunedì al venerdì per 10 ore settimanali, con due di riposo nel mezzo della giornata, e 4 il sabato o in altro giorno feriale. La domenica invece osserva il giorno di riposo.
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E' POSSIBILE ASSUMERE UNA BADANTE CS PER MENO DI 54 ORE SETTIMANALI?
La risposta a questa domanda è affermativa. E' quindi possibile stipulare un contratto per una badante convivente di 40 ore settimanali, ad esempio, oppure 36 ore settimanali ma il mensile lordo, previsto dalle tabelle ufficiali, non può essere riproporzionato e rimane quello previsto per il full time. Quindi, di conseguenza, la paga oraria aumenta al diminuire delle ore settimanali concordate.
L'importo dei contributi, che si calcolano sulle ore settimanali, sono inferiori per i contratti di 40 o 36 ore rispetto a quelli con 54 ore e quindi il netto è maggiore, essendovi meno trattenute.
E' POSSIBILE ASSUMERE UNA BADANTE BS PER 25 ORE SETTIMANALI?
Le tabelle ufficiali delle retribuzione delle badanti conviventi, per il livello BS, prevedono la possibilità di stipulare un contratto fino ad un massimo di 30 ore settimanali. Quindi è valido anche un contratto, ad esempio di 25 ore settimanali. La retribuzione mensile lorda, però sarà uguale al mensile di 30 ore e la differenza, invece, riguarda solamente l'importo contributivo, che è inferiore con 25 ore settimanali rispetto alle 30.
L'ORARIO PER LE BADANTI CONVIVENTI E' FLESSIBILE?
Il rapporto di lavoro in regime di convivenza è legato alla persona e ai suoi bisogni. Essendo il ruolo di badantato un lavoro discontinuo, con alternanza tra momenti di prestazione lavorativa e momenti di riposo dove risulta difficile quantificare in modo esatto le effettive prestazioni, le ore contrattuali vengono quantificate convenzionalemente in 10 giornaliere. All'interno di questo orario sono comprese quindi anche interventi di assistenza quando l'assistito si sveglia molto presto al mattino oppure quando si attarda ad addormentarsi. Può anche accadere che di notte la collaboratrice debba svegliarsi per aiutare l'assistito sempre che l'assistito non necessiti di assistenza continua, in tal caso cambia la forma del contratto con cui inquadrare la badante. Salvo eccezioni, quindi, tutto rientra nelle 10 ore contrattuali.
STIPENDIO BADANTE CONVIVENTE E PARTICOLARITA'
Lo stipendio di una badante convivente può variare da alcuni fattori:
1. Vitto e alloggio: se la badante riceve vitto e alloggio in natura ossia mangia e dorme dal datore di lavoro il mensile è quello previsto dalle tabelle ufficiali. Se, al contrario la badante dorme dal datore di lavoro ma non mangia, il datore ha l'obbligo di corrispondere l'indennità sostitutiva, che va ad aumentare la retribuzione mensile ufficiale. Ad esempio, se per il 2024 lo stipendio di una badante Cs 54 ore settimanali è di 1127.04 euro, se la badante non riceve il vitto (2.28 euro pranzo e 2.28 cena) dovrà ricevere 4.56 euro al giorno come indennità e quindi, mediamente, 118,56 euro mensili in più per un totale di 1245,60.
2. Assistenza a persone autosufficienti o non autosufficienti: nel caso di assistenza di persona autosufficiente la paga mensile, per il 2024, è di 994,44 euro, mentre, se si assiste una persona non autosufficiente, la paga è maggiore e si passa almeno a 1127,04 euro.
3. Titoli o diplomi della badante convivente: se la badante convivente segue una collaboratrice non autosufficiente e non ha titoli inerenti all'assistenza familiare dovrebbe essere inquadrata al livello CS e quindi dovrebbe ricevere nel 2024 1127,04 euro mentre una badante convivente formata, con diploma o certificazione di almeno 500 ore, dovrebbe essere inquadrata al livello Ds e dovrebbe ricevere 1521,99 euro.
4. Numero di assistiti non autosufficienti: c'è da aggiungere, per i livelli CS o DS, un'indennità nel caso le persone da assistere siano due e tutte e due siano non autosufficienti: l'indennità, nel 2024 è pari a 112,97 euro mensili.
CONTRIBUTI BADANTE CONVIVENTE
I contributi della badante convivente si pagano ogni trimestre (gennaio, aprile, luglio e ottobre) e si basano sul numero di ore settimanali e sul numero di settimane contributive del trimestre, conteggiando le settimane dall'ultima domenica del mese precedente al trimestre fino all'ultimo sabato del terzo mese del trimestre.
Il datore versa un pagoPA che comprende sia la quota del datore che quella del collaboratore, che viene trattenuta mensilmente in busta paga. L'aliquota oraria per il 2024 per una badante convivente (che lavora almeno 25 ore settimanali) è di 1,21 euro orari (di cui 0,30 a carico badante) e quindi, per un trimestre di 13 settimane, ad esempio, i contributi da pagare nel 2024 per una badante convivente 54 ore sono mediamente 1,21 euro x 54 ore settimanali x 13 settimane=849,42 euro.
Insieme ai contributi inps il datore versa, con lo stesso pagoPA trimestrale, i contributi cas.sa colf pari a 0,06 euro orari e quindi indicativamente a trimestre, sempre per una badante convivente 54 ore, versa 42.12 euro.
BUSTA PAGA BADANTE CONVIVENTE E CU
Il datore ha l'obbligo di rilasciare una busta paga mensile, come previsto dal contratto collettivo all'art. 34, che deve contenere:
- retribuzione minima contrattuale;
- eventuali scatti di anzianità;
- eventuale compenso sostitutivo di vitto e alloggio;
- eventuale superminimo (indicando se assorbibile o meno);
- lavoro straordinario e festività.
Con webcolf è possibile calcolare e stampare la busta paga online ogni mese come previsto dal contratto e con elementi aggiuntivi, che rendono la busta paga completa.
Oltre agli elementi richiesti dal contratto, webcolf, genera una busta paga per la badante convivente che contiene anche:
- dati anagrafici e codice fiscale del datore e della badante
- luogo di lavoro e mese di riferimento;
- ore settimanali contrattuali standard (ossia la percentuale di part time) e ore realmente lavorate (possono esserci delle variazioni di presenze con straordinari, assenze, malattia, festività ecc..);
- livello e tipologia del contratto (determinato o indeterminato- convivente o non convivente);
- importo contributi collaboratore (se trattenuti per la loro parte);
- dati progressivi di tfr, ferie e 13esima;
- importo lordo e netto.
A fine anno il datore è tenuto, inoltre, a rilasciare una dichiarazione dalla quale risulti l’ammontare complessivo delle somme erogate nell’anno, ossia una dichiarazione sostitutiva della cu (Ex cud), che serve alla badante in sede di dichiarazione dei redditi, per calcolare poi l'importo irpef e di addizionali da versare.
LA BADANTE CONVIVENTE PUO' DORMIRE FUORI CASA?
Il contratto collettivo colf e badanti prevede, per le badanti conviventi, oltre alle due ore di riposo nel mezzo della giornata anche una mezza giornata di riposo, per 12 ore, e una giornata intera, la domenica, per 24 ore. Ad esempio, se la colf ha il sabato pomeriggio libero, potrebbe uscire dalle 12 alle 24 del sabato. Se poi la stessa ha la domenica come giorno di riposo potrebbe uscire dalle 00.00 alle 24 della domenica. Quindi la collaboratrice può rimanere fuori casa per 36 ore settimanali, quindi anche una notte nel giorno di riposo.
A questi riposi si aggiungono poi le 24 ore nel caso di festività.
BADANTE CONVIVENTE: SERVE LA RESIDENZA?
Non è obbligatorio trasferire la residenza della badante presso il datore di lavoro o dell'assistito nel caso di stipula di contratto badante convivente. Ci sono infatti alcune badanti che, pur prestando assistenza in regime di convivenza nell'abitazione del datore, decidono di mantenere la residenza presso altra abitazione, ad esempio, presso amici o parenti o presso la propria casa di origine.
Nel caso in cui la badante avesse la residenza ancora presso il datore precedente è invece consigliato variare la residenza, aggiornandol presso il datore di lavoro attuale o comunque presso altra abitazione in modo utile ad evitare che il datore abbia dei costi, ad esempio sulla bolletta dei rifiuti e risulti difficoltoso inviare delle comunicazioni alla badante se dovesse assentarsi per motivi diversi (malattia, infortunio, permessi, etc.)
Per ulteriore approfondimento è consigliata la lettera del nostro articolo "La badante vuole la residenza, cosa fare?"