L'Irpef e le addizionali comunali e regionali vengono pagate da colf e badanti mediante la dichiarazione dei redditi, che sono obbligate a presentare se hanno un reddito annuale superiore agli 8000 euro. Infatti, poichè il datore di lavoro domestico non è sostituto d'imposta, non anticipa nessun pagamento relativo ad Irpef o addizionali di colf e badanti.
Per questo motivo la busta paga dei lavoratori domestici non contiene trattenute relative a questi elementi.
La busta paga di colf e badanti stabilisce che dal lordo vengano trattenuti solo i contributi inps a carico collaboratore e i contributi cas.sa colf, che poi il datore andrà a versare nel mav trimestrale, che contiene, infatti, sia la quota della colf o badante e sia la quota del datore di lavoro.
Per lo stesso motivo anche gli assegni familiari, le detrazioni figli a carico, il bonus Renzi non vengono richiesti dal datore di lavoro come intermediario del rapporto di lavoro domestico, ma direttamente da colf, badanti e baby sitter ai vari enti, quali l'inps o l'agenzia delle Entrate, tramite caf o patronati.
Il datore, qundi, non deve inviare alcuna richiesta all'inps o all'agenzia delle entrate.