Come si elabora la busta paga di badante in maternità?
Per calcolare una busta paga di una badante in maternità va tenuto conto dell'articolo 24 del CCNL, il quale stabilisce che é vietato adibire al lavoro le donne:
a) durante i 2 mesi precedenti la data presunta del parto, salvo eventuali anticipi o posticipi previsti dalla normativa di legge;
b) per il periodo eventualmente intercorrente tra tale data e quella effettiva del parto;
c) durante i 3 mesi dopo il parto, salvo i posticipi autorizzati.
Per questo si parla comunemente di badante in "maternità obbligatoria".
Poichè per tale periodo la retribuzione verrà erogata direttamente dall'INPS (se vi sono i requisiti contributivi), come anche per i contributi, nella busta paga della badante non verrà indicato alcun importo da pagare (busta paga con netto uguale a zero).
Riguardo, invece, agli altri elementi della paga della badante:
- la 13esima è in parte pagata dall'INPS (80%) in parte retribuita dal datore (20%);
- il TFR (Trattamento di fine rapporto) matura come di norma ed é interamente a carico del datore (100%), infatti viene calcolato sulla retribuzione che la badante dovrebbe ricevere se lavorasse per l'intero mese;
- il rateo di ferie matura normalmente anche durante il periodo di maternità a carico del datore nella sua interezza (100%);
Per il periodo di maternità in Webcolf, nel menù Cedolini e fasi mensili | inserimento mensile va inserita la causale "MO" (senza alcuna indicazione di ore) per tutti i giorni del periodo di maternità, quindi anche per i giorni festivi, domeniche e non lavorativi. In questo modo nella busta paga della badante in maternità verranno correttamente indicati la retribuzione e i contributi a zero, mentre verranno indicati sotto i ratei di tfr, ferie e tredicesima come spiegato sopra.
I calcoli del programma sono tutti automatici e prevedono, per il periodo di maternità della badante, la maturazione del Tfr e delle ferie al 100%, mentre per la 13esima, solo il 20%. Basta indicare nel calendario mensile delle presenze la sigla MO per tutti i giorni, festività comprese. La stessa sigla e gli stessi calcoli sono previsti anche nel caso si tratti di maternità anticipata perchè anche questa segue le medesime regole.
Si ricorda, quindi, che il datore di una badante in maternità, deve fare solo la busta paga e non ha nessun altro dovere in merito, in quanto non deve anticipare alcun importo.
Per quanto riguarda invece la c.d. "maternità facoltativa" prevista nel normale lavoro dipendente, essa non é prevista per colf e badanti.
Teminata quindi la maternità obbligatoria la badante dovrebbe tornare al lavoro oppure, se desidera prolungare la sua assenza, può chiedere al datore un periodo di sospensione del contratto (che quest'ultimo potrà comunque anche rifiutare). si tratterebbe comunque di assenza non retribuita senza maturazione ratei tfr, ferie e 13esima e pagamento dei contributi.
Ecco sotto un esempio di inserimento delle presenze per una busta paga di una badante in maternità tutto il mese:
La busta paga della badante in maternità per tutto il mese risulterà come possiamo vedere sotto, con retribuzione e contributi a zero ma con Tfr e ferie maturate al 100%. La 13esima invece nell'esempio qui sotto di collaboratrice convivente che maturerebbe di norma 1 rateo al mese, matura invece solo 0,20 parti di rateo (20%).