AD OGGI NON E' STATA PREVISTA ANCORA ALCUNA CASSA INTEGRAZIONE PER IL SETTORE DOMESTICO.
Dopo le sollecitazioni dei sindacati di categoria, il Governo in questi giorni sta finalmente discutendo sulla possibilità di creare incentivi al reddito anche per colf e badanti. Dai decreti fin qui emanati, a causa dell'emergenza nazionale, in pratica tutto il settore domestico non é stato affatto preso in considerazione.
Non c'è quindi ancora nulla di certo ma vi sono già proposte in uno stadio avanzato di intervento.
LE IPOTESI AL VAGLIO DEL GOVERNO
Sembra che il Governo stia pensando di costituire una sorta di cassa integrazione ma anche, sembra, l’introduzione di tutele in caso di malattia o quarantena. In alternativa si pensa ad una sorta di bonus diretto se la cassa integrazione non dovesse essere messa in atto, dato che comporterebbe l'allungarsi dei tempi.
Nel caso del bonus diretto le cifre potranno andare dai 200 ai 400 € in base alla percentuale di part-time.
In alternativa, il Governo sta vagliando se sia possibile istituire una sorta di cassa integrazione "semplificata", (adatta alle famiglie), di importi che va dai 400 ai 600 €. L’importo riconosciuto attraverso la Cassa integrazione colf e badanti sarebbe basato sull'orario contrattuale fissato con il datore di lavoro, (o più datori se la collaboratrice ha più rapporti domestici) e alle ore effettivamente svolte a partire da aprile. Gli importi saranno corrisposti solo a chi si é visto ridurre l'orario di lavoro o sospendere il rapporto domestico.
I sindacati hanno poi richiesto al Governo di prendere in considerazione anche:
- qualche aiuto alle famiglie che pur di non licenziare la colf o badante si sono fatti carico della retribuzione in tutto o in parte. I sindacati chiedono appunto la possibilità di dedurre parte delle retribuzioni corriposte alle colf e badanti.
- La corresponsione del bonus di 100 € per chi ha lavorato a marzo.
COLF E BADANTI IN NERO
Il Governo sta poi pensando di dare un supporto anche ai c.d. "lavoratori domestici irregolari" facendoli rientrare nel campo di applicazione del Reddito d’emergenza (Rem).
Il Rem dovrebbe assicurare circa 500 € al mese per due mesi e sarà corrisposto solo ai lavoratori in nero che non hanno nessun'altra forma di sostegno al reddito come ad esempio quello di cittadinanza.
QUANDO SARA' PUBBLICATO IL DECRETO
Nonostante lo slittamento sempre più in là del c.d. Decreto aprile, il Governo é intenzionato a rilaciarlo entro la fine del mese di aprile.
Restiamo dunque in attesa di sapere se nel prossimo decreto il Governo attuerà queste disposizioni e in che misura ma soprattutto le successive circolari Inps, indispensabili per capire come attuare il tutto.