Buongiorno,
a parziale consolazione... vi allego news pubblicata da uno studio di consulenti del lavoro:
"Sembra che l’Agenzia delle entrate ora si sta attivando per controllare le dichiarazioni dei redditi delle collaboratrici domestiche.
Sappiamo bene che il loro datore di lavoro, essendo un privato cittadino, non è obbligato ad effettuare alcuna ritenuta fiscale.
A fine anno però è buona norma fornire la lavoratrice della certificazione attestante i redditi percepiti e le ritenute previdenziali a suo carico.
Purtroppo questa tipologia di lavoratori, non è abituata a trattare con il fisco, ma ora si dovrà attivare per conoscere le proprie responsabilità fiscali.
L’Agenzia delle Entrate, per effettuare i suoi controlli, si avvarrà dei dati in possesso dell’INPS presso il quale il datore di lavoro ha versato i contributi.
Il reddito dei collaboratori, deve essere dichiarato, come per gli altri dipendenti, nel quadro RC del modello Unico PF, salvo nei casi in cui il collaboratore percepisce un reddito complessivo inferiore a 8.000 euro annui (al netto della deduzione spettante per l'abitazione principale).
La prima fase del controllo riguarda il periodo d'imposta 2007."
Vorrei aggiungere alla discussione sull'argomento le mie considerazioni come ex datrice di lavoro di badante italiana.
Mediamente si dedica a questa attività chi non ha esperienza di altro e ritiene di trovare un lavoro "semplice", anche perchè in certe città è l'unico settore che richiede personale.
In realtà queste persone andrebbero preparate bene sia per l'aspetto psicologico verso l'assistito sia per la parte di assistenza più specifica (verso l'infermieristica) che è richiesta per persone non autosufficienti.
Anche se frequentano qualche corso (tipo corsi regionali di assist. tutelare/oss) non vengono minimante preparate per esempio per misurazione pressione, iniezioni (per questo sembra che per contratto non siano tenute a farlop), clisteri, conoscenza dei vari presidi (vedi sollevatore) e quant'altro viene richiesto in queste situazioni o anche per le tecniche corrette di sollevamento/spostamento degli ammalati, che dovrebbero anche salvaguardare la schiena di chi effettua tali operazioni.
Sarebbe veramente importante che venisse attivato uno sportello per le badanti dove reperire un elenco di persone selezionate e ben qualificate, oltre ovviamente trovare il supporto necessario per la gestione amministrativa della badanti. Chiaramente alla base sarebbe necessario un corso veramente formativo che prepari le badanti ad affrontare questo lavoro NON semplice ma estremamente delicato con le necessarie competenze.