g.g. ha scritto: .... come potete lasciarli nelle mani di gente che non spesso non capisce una parola di italiano e che magari sono ubriacone o avventuriere?
FrancescoPierobon ha scritto: Tali associazione esistono già, anzi sono due:
Federazione italiana datori di lavoro domestico (FIDALDO)
Associazione nazionale datori di lavoro domestico (DOMINA)
e sono i firmatari del contratto collettivo.
Anonimi ha scritto: Gli italiani sono gente di cuore?
buona questa!
Il fenomeno delle badanti c'è solo in Italia proprio perchè gli italiani sono gli unici al mondo a infischiarsene dei vecchi e perciò li mettono nelle mani di gente che non capisce una parola di italiano e non sa cucinare neppure un uovo sodo.
Gli italiani sono gli unici al mondo che sfruttano i lavoratori stranieri 24 ore su 24, una cosa del genere non la farebbero in nessuno stato d'europa, perciò questo schifo delle badanti c'è solo in Italia.
Poi vorrei capire che differenza c'è fra mettere il vecchio in casa di riposo e andarlo a vedere ogni tanto, e lasciarlo a casa sua con una straniera, e andarlo a vedere ogni tanto, magari si trova qualcuno così intelligente da spiegarlo.
Umberto ha scritto: vorrei far notare che 20 euro su 900 sono soltanto il 2%.
A te non lo aumentano lo stipendio per la rivalutazione?
o forse le regole valgono solo per te?
la pensione non basta?....
Mauro ha scritto: Ho letto con molto interesse il 3D ed i commenti relativi e mi fa piacere che un problema fino ad ora vissuto “privatamente” cominci a diventare oggetto di una “riflessione” più generale.
Che il contratto lavoro domestico sia ben poco “condivisibile e applicabile” era noto da tempo, mi pare però che ora i datori di lavoro se ne stanno rendendo conto a loro spese.
Di alcune situazioni la responsabilità è anche un po’ nostra perché per risparmiare poche decine di euro (sono veramente poche) accettiamo rapporti di lavoro non del tutto legali.
(di fatto in molti siamo imputabili di lavoro nero pur pagando una montagna di contributi, spesso anche la quota collaboratore, il che è già di per sé originale facendo perdere un bel po’ di quattrini all’INPS e all’Erario)
Io personalmente sono abbastanza d’accordo col mio omonimo Mauro che da’ giudizi piuttosto pesanti sulla formulazione del Contratto e, di conseguenza, su chi ne ha avuto la responsabilità da ambo le parti.
Ora però la situazione del Paese impone, a mio parere, un netto cambio di rotta anche perché sono convinto che a partire dal 2012 sia l’INPS sia l’AdE si muoveranno per recuperare quattrini quindi:
- basta con contratti con un numero di ore ridicolo per permettere alle badanti di non fare la dichiarazione dei redditi perché sotto gli 8000 Euro.
- basta con i contributi pagati dal datore di lavoro che, tra l’altro riducono ulteriormente (parlo del CUD) il già “misero” reddito del collaboratore ai fini fiscali.
Non esiste, credo un altro contratto che prevede il recupero dell’80% dell’inflazione OGNI ANNO, per di più applicato anche ai collaboratori conviventi che l’inflazione la sentono forse solo sul costo delle ricariche telefoniche anche se ormai, in moltissimi si sono comprati un PC e per chiamare casa usano Skype……
Senza aggiungere poi che gli scatti di anzianità al 4% ogni 2 anni fanno sì che una badante assunta da 4 anni abbia visto il suo stipendio incrementarsi di circa 100 euro tra minimo e scatti. Alzi la mano chi ha avuto un trattamento lontanamente simile.
Sempre più spesso quindi il datore di lavoro è costretto o all’illegalità o a licenziare la persona prima della maturazione dello scatto, non perché siamo diventati tutti improvvisamente “padroni delle ferriere”, ma semplicemente perché anche noi, lavoratori che risentono più che mai della situazione generale del Paese, non abbiamo proprio a disposizione riserve illimitate di denaro….
Rendere finalmente pubblico tutto questo disagio e i comportamenti che necessariamente ne conseguono, potrebbe forse indurre le organizzazioni sindacali di entrambe le parti in causa ad accorgersi che forse hanno tirato un po’ troppo la corda e chissà se anche il Ministero del Lavoro opportunamente interessato non se ne potrebbe curare, in un momento in cui si parla tanto di riforma del mercato del lavoro.
Se vogliamo aprire un account su Facebook sulla questione potremmo contarci, ovviamente non solo gli utenti di Webcolf……..