Vitto per i non conviventi con lavoro continuativo di minimo 6 ore

L'art. 14 comma 8 del CCNL di colf e badanti, prevede che al collaboratore non convivente, che lavori per 6 o più ore continuative giornaliere, venga corrisposto il pasto oppure, in difetto di erogazione, un'indennità sostitutiva pari al suo valore convenzionale.
Il contratto precisa che il tempo necessario alla fruizione, concordato dalle parti, non è retribuito e non ricomprende le ore lavorative.
Ciò significa che le colf che lavorano 6 o più ore, se non è stata stabilita una pausa per il pranzo (o la cena), hanno diritto a pranzare (o cenare) dal datore di lavoro oppure, in mancanza della corresponsione in natura, devono ricevere il pagamento della quota equivalente, valore che viene indicato nelle tabelle retributive dei conviventi anno per anno consultabili qui.
La quota di vitto corrispondente per i giorni in cui la colf lavora 6 o più ore consecutive incide poi sul calcolo della 13esima e del trattamento di fine rapporto.

VITTO NON CONVIVENTE 6 ORE CONTINUATIVE: COME OPERARE IN WEBCOLF

Per indicare nel programma se il pranzo viene corrisposto in natura o denaro é necessario entrare in Assunzione | inserimento collaboratore domestico | trattamento economico | impostazioni di paga avanzate, apporre il flag alla voce 4.5, indicando poi sotto la modalità con cui il datore corrisponderà il pranzo, se natura o denaro.


Vitto non convivente 6 ore continuative

 

E' necessario poi cliccare in alto sul pulsante "Memorizza" per salvare la modifica effettuata.

vitto alloggio colf non convivente memorizza


Se il pranzo verrà corriposto in natura sul cedolino verrà riportata la voce "Magg. ratei per orari superiori a 6h" solo a scopo conoscitivo (non va infatti a competenze), in quanto poi tale valore verrà utilizzato per l'incidenza del vitto su tfr e 13esima.

La voce indica i giorni che nel mese hanno 6 o più ore e il valore convenzionale del pranzo stabilito dai sindacati per l'anno in corso. Nell'esempio che vediamo sotto il collaboratore lavora due giorni a settimana di 6 ore ciascuno e nel mese di giugno ha quindi 8 giorni da 6 ore quindi la voce ne riporta 8 x 1,93 (quota del pranzo del 2018).

 

vitto alloggio natura colf non convivente

 

Se al contrario, il pranzo viene corrisposto tramite indennità sostitutiva, nel cedolino viene riportata la voce "Ind. sost. vitto per orari magg. di 6h" che va a competenze.

La voce riporta i giorni del mese con 6 o più ore e il valore del pranzo dell'anno in corso (1,93 per il 2018). Nell'esempio che vediamo sotto il collaboratore lavora due giorni a settimana, un giorno da 6 ore e uno da 4. Nel mese di giugno cadono 4 giorni da 6 ore quindi il programma moltiplicata 4 giorni x 1,93 = 7,72 € di indennità sostitutiva del pranzo per tale mese.

 vitto alloggio indennità colf non convivente

 

L'INCIDENZA SU FERIE E FESTIVITA'

Nel caso vi sia nel mese una festività che cade in un giorno che doveva essere lavorato per 6 o più ore, verrà corriposta anche la relativa indennità sostitutiva del pranzo. Stessa cosa se il lavoratore gode di un giorno di ferie in una giornata in cui doveva lavorare per 6 o più ore.

L'indennità sostitutiva del pranzo viene calcolata perchè il collaboratore, trascorrendo tali giornate al di fuori dell'abitazione del datore, non ha potuto usufruire del pranzo in natura o in denaro che avrebbe ricevuto se avesse lavorato.

Nell'esempio di seguito riportato, di un collaboratore che ha un orario di 6 ore al sabato e 4 il mercoledì, vediamo che il programma calcola due giorni di indennità sostitutiva del pranzo.

 

vitto alloggio colf non convivente ferie festività

 

L'INCIDENZA SUL CALCOLO DEL TFR E DELLA 13ESIMA

La quota del pranzo, che sia corrisposta in natura o denaro, viene inserita nella retribuzione utile al calcolo del tfr (l'importo che nel mese ha contribuito alla maturazione del tfr) come previsto dal Ccnl.
Infatti, tenendo come esempio i dati delle immagini precedenti, la casella della retribuzione utile a tfr (Retribuz. a TFR) indica un totale che deriva dalla somma delle ore lavorare + la festività del mese di giugno + il pranzo.

vitto alloggio colf non convivente retribuzione utile a tfr

La quota di vitto, poi, che sia corrisposta in denaro o natura, incide anche sulla 13esima infatti anche se il collaboratore non é convivente nel cedolino del mese 13 viene aggiunta l'incidenza relativa al pranzo:

vitto alloggio 13esima colf non convivente

Se si desidera conoscere il calcolo effettuato per l'incidenza del vitto alloggio sulla 13esima consigliamo di leggere il nostro articolo qui.