Maternità di colf e badanti: regole e busta paga

Maternità di colf e badanti

MATERNITA' DI COLF E BADANTI: DOMANDA DI MATERNITA'

La domanda relativa al congedo di maternità deve essere presentata dalla collaboratrice domestica online all'INPS attraverso il servizio dedicato.

In alternativa si può fare la domanda:

- tramite Contact center al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile

- enti di patronato e intermediari dell'Istituto attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi.

La domanda di congedo deve essere presentata prima dell'inizio della maternità e mai oltre un anno dalla fine del periodo indennizzabile, pena la prescrizione del diritto all'indennità. La lavoratrice è tenuta inoltre a comunicare la data di nascita del figlio e le relative generalità entro 30 giorni dal parto. Il congedo spetta anche in caso di adozione o affidamento. In caso di adozione o affidamento nazionale, spettano cinque mesi di congedo (e relativa indennità) dall'ingresso del minore in famiglia, mentre in caso di adozione o affidamento internazionale spettano cinque mesi di congedo (e relativa indennità) dall'ingresso del minore in Italia.

Le lavoratrici domestiche hanno diritto all'indennità di maternità solo se nei 24 mesi precedenti il periodo di astensione obbligatoria risultano versati a loro carico (o dovuti) 52 contributi settimanali, anche se relativi a settori diversi da quello del lavoro domestico, oppure almeno 26 contributi settimanali nei 12 mesi precedenti.

Nel caso la colf non avesse i requisiti per ottenere l’indennità dall’Inps il datore non deve dare alcuna integrazione, né per quanto riguarda la retribuzione, né per quanto riguarda la 13esima.

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Il congedo di maternità può essere esteso:

- a periodi antecedenti l'inizio del congedo di maternità (interdizione anticipata);

- a periodi successivi fino a un massimo di sette mesi dalla data di nascita o di adozione/affidamento (interdizione prorogata).

Tali provvedimenti devono essere disposti dall'ASL nel caso di gravi complicanze della gravidanza o di persistenti forme morbose che si presume possano essere aggravate dallo stato di gravidanza (solo interdizione anticipata) oppure dalla DTL (Direzione Territoriale del Lavoro) quando le condizioni di lavoro o ambientali siano ritenute pregiudizievoli alla salute della donna e del bambino e il datore abbia già verificato l'impossibilità di farle fare altre mansioni non pregiudizievoli (interdizione anticipata e prorogata).

La maternità anticipata e prorogata va trattata come fosse maternità obbligatoria, sia per quanto riguarda Webcolf, sia per quanto riguarda l'Inps e la retribuzione. In tali casi per fare domanda ci sono delle particolarità che approfondiamo nel nostro articolo Domanda maternità anticipata per colf e badanti

 

MATERNITA' DI COLF E BADANTI: COSA SPETTA ALLA COLF O BADANTE

Il congedo di maternità spetta:

  • durante i due mesi precedenti la data presunta del parto, salvo il caso in cui ci si avvalga della flessibilità continuando a lavorare fino all'inizio del nono mese di gestazione (in tal caso ci si astiene solo un mese prima della gravidanza);
  • nel caso in cui il parto avvenga dopo la data presunta, spetta l'indennità per il periodo che intercorre tra la data presunta e la data effettiva del parto;
  • nei tre mesi dopo il parto, salvo il caso in cui la madre si sia avvalsa della flessibilità (in tal caso l'astensione dopo il parto è di quattro mesi dato che ne ha fatto solo uno prima della data presunta del parto);
  • per i giorni non goduti prima del parto nel caso in cui questo avvenga prima della data presunta. Tali giorni si aggiungono al periodo di congedo di maternità dopo il parto, anche qualora la somma dei periodi di cui al primo e al terzo punto superi il limite complessivo di cinque mesi.
  • In caso di ricovero del neonato in una struttura pubblica o privata, la madre ha diritto di chiedere la sospensione del congedo di maternità post-partum, e di goderne, in tutto o in parte, dalla data di dimissione del bambino o da data antecedente alla stessa. Tale diritto può essere esercitato una sola volta per ogni figlio ed è subordinato alla produzione di attestazione medica che dichiari la compatibilità dello stato di salute della donna con la ripresa dell'attività lavorativa.
  • In caso di interruzione di gravidanza (solo se avvenuta dopo 6 mesi dall'inizio della gravidanza) o di decesso del bambino (alla nascita o durante il congedo di maternità), la colf o badante ha diritto ad astenersi ugualmente dal lavoro per l'intero periodo di congedo di maternità salvo che la stessa non si avvalga della facoltà di riprendere l'attività lavorativa.

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La lavoratrice domestica non ha diritto all'astensione facoltativa (congedo parentale) mentre, può avvalersi del periodo di astensione obbligatoria anticipata.

Al padre lavoratore domestico é consentito di assentarsi dal lavoro per la durata del congedo di maternità post partum che sarebbe spettato alla madre, anche non lavoratrice, in caso di:

  • morte della madre;
  • grave infermità;
  • abbandono;
  • affidamento esclusivo del figlio;
  • rinuncia della madre in caso di adozione o affidamento.

 

INDENNITA' DI MATERNITA'

La retribuzione in caso di maternità obbligatoria:

  • è completamente a carico dell'INPS (e non del datore di lavoro) pari all'80% della retribuzione giornaliera convenzionale settimanale per le lavoratrici domestiche (calcola secondo delle tabelle Inps). Nel calcolo dell'indennità sono considerati solo i periodi di lavoro svolti come lavoratrice domestica.
  • La tredicesima è in parte pagata dall'INPS (80%) in parte retribuita dal datore (20%).
  • L'accantonamento del TFR invece è completo, e a carico del datore, in quanto calcolato sulla retribuzione che la colf dovrebbe percepire se avesse lavorato per l’intero mese.
  • Il rateo di ferie matura normalmente anche durante il periodo di maternità ed é a carico del datore.

 

GESTIONE DELLA MATERNITA' IN WEBCOLF

Il programma Webcolf gestisce in automatico la maternità di colf e badanti, calcola i cedolini ed elabora il mav dei contributi correttamente inserendo nel calendario mensile la causale MO per tutti i giorni, lavorativi e non lavorativi, di tale periodo. Per evitare di scrivere MO per tutti i giorni e velocizzare l’inserimento si può cliccare la i azzurra e selezionare la causale maternità obbligatoria per un periodo e cliccare inserisci, come nell’esempio sotto.

Maternità di colf e badanti regole e busta paga

 

busta paga colf maternita inserimento mensile senza aiuto.JPG

 

CONTRIBUTI

I contributi non vanno pagati in quanto non c'è erogazione di retribuzione. Quando si indica MO il programma in automatico non calcola contributi. Se il collaboratore rimane assente per maternità per un intero trimestre contributivo l'Inps richiede una comunicazione di sospensione contributiva.

Per effettuare la comunicazione di sospensione é necessario seguire la procedura spiegata nel nostro articolo Assenza della badante e sospensione dei contributi INPS

Se la collaboratrice rimane assente per un periodo che non coincide con un trimestre intero l'Inps indica che non é necessaria alcuna comunicazione in quanto la sospensione che ricada all’interno di trimestri parzialmente coperti da contribuzione è insita nella causale di pagamento e corrisponde alle settimane non indicate come lavorate nel mav Inps modificato. Spieghiamo come modificare il mav nel nostro articolo Contributi colf e badanti: come fare il mav in inps online

 

LICENZIAMENTO O DIMISSIONI

Dall'inizio della gestazione e fino al termine del periodo di astensione obbligatoria la lavoratrice non può essere licenziata, tranne che per giusta causa, ovvero per mancanze gravi che non consentano la prosecuzione del rapporto, nemmeno in via provvisoria. Inoltre,  se il datore di lavoro licenzia la collaboratrice entro i primi 31 giorni dal rientro dalla maternità il preavviso da pagare è doppio (art. 40, comma 2, CCNL).

In merito alle dimissioni eventualmente presentate dalla collaboratrice durante la gravidanza o la maternità, non é più necessario convalidarle ma é sufficiente presentare lettera scritta e firmata al datore di lavoro.

Se il datore avesse necessità di assumere una collaboratrice sostitutiva durante il periodo di assenza della collaboratrice principale trova tutto spiegato nel nostro articolo Contratto per sostituzione colf e badanti: come fare?