pronto soccorso del datore di lavoro badante non in convivenza

Buongiorno,  vorrei sapere, per un comportamento contrattuale corretto, se il datore di lavoro che si reca al pronto soccorso in urgenza è tenuto a pagare la giornata di lavoro, non svolta,  alla badante assunta con contratto 40 ore settimanali non convivente ed in quella giornata la dipendente non aveva ancora iniziato il suo orario di lavoro . Se dovuta è giusto pagare ma leggendo alcuni forum mi indicano che la giornata di lavoro non svolta in questi casi non è da versare oppure mi si dice di concordare le ore non svolte con la dipendente se ferie o da recpureare. Come mi devo comportare correttamente? ed a norma di un contratto? grazie

Buongiorno,

il contratto collettivo, all'art. 18, "Sospensioni di lavoro extraferiali" prevede "Durante le sospensioni del lavoro extraferiali, per esigenze del datore di lavoro, sarà corrisposta al lavoratore la retribuzione globale di fatto, ivi compreso, nel caso di lavoratore che usufruisca del vitto e dell’alloggio, il compenso sostitutivo convenzionale, sempreché lo stesso non usufruisca durante tale periodo di dette corresponsioni."

Quindi alla sua domanda la risposta corretta è che la badante ha diritto al pagamento della retribuzione.

Nella prassi in questi casi viene spesso concordata una giornata di ferie o una giornata di permesso non retribuito ma la soluzione non è contrattualmente perfetta.

Rimango a sua disposizione.
Cordiali saluti.

buongiorno , intanto la ringrazio per la risposta ma alla fine Lei ha scritto che contrattualmente non è una forma perfetta di fatto tra sindacati e consulenti rispondono innmodo similare sostenendo che la giornata è da concorsare con la dipendente se ferie o recupero...deduco che ci sia un vuoto mormativo e ci si appoggi su comportamenti comuni consuetudinari  sbaglio?