Buongiorno,
se il suo contratto è a ore, nelle ore retribuite è abbastanza indifferente in favore di chi svolge la sua prestazione lavorativa.
Il datore di lavoro ha infatti il potere direttivo di inviarla in trasferta per chiedere delle prestazioni che, pur nell'ambito delle sue mansioni, vengono svolte in questo caso in favore del figlio. Il trattamento economico complessivo non varierebbe nel caso di due rapporti distinti.
Se invece il suo rapporto è di convivenza, la richiesta di trasferta per effettuare faccende di casa di terza persona potrebbe invece configurarsi come un secondo rapporto di lavoro per il quale dovrebbe essere specificatamente retribuita (va valutato comunque il suo compenso globale e se superiore al minimo sindacale).
Spero di essere stato d'aiuto.