Alcune domande sono confuso, il contratto va cambiato?

Ciao a tutti vorrei esporre un quesito. Tanti anni fa io e la mia famiglia avevamo conosciuto una ragazza extracomunitaria che era in Italia da 1 anno. Avevo deciso di assumerla dato che ci dava una mano a me e alla mia famiglia a tenere puliti i nostri due appartamenti.
Avevamo fatto un contratto come non conviventi, quindi lei e' stata messa come residenza a casa dei miei genitori e luogo di lavoro a casa mia.
Oggi stiamo insieme da vari anni, e' una persona fantastica e abbiamo tenuto attivo il contratto pagando i contributi. Ha poi ottenuto un permesso di soggiorno illimitato.
Avrei questa domanda: secondo voi se io cambio casa, posso cambiare il contratto e lasciare, residenza dai miei genitori e lavoro dai miei genitori? 
Il luogo di lavoro e' importante o potenzialmente potrei lasciarlo cosi'?
Secondo voi e' rischioso tenere attivo questo contratto? 

Buongiorno,

il contratto dovrebbe sempre rispettare la reale situazione esistente. Se quindi nel tempo le mansioni della collaboratrice domestica sono cambiate e la persona convive con i suoi genitori e svolge compiti di assistenza, il contratto dovrebbe diventare di convivenza, livello BS o CS a seconda dei casi.

Può invece rimanere lei il datore/la datrice di lavoro.

Spero di essere stato d'aiuto.

FrancescoPierobon ha scritto: Buongiorno,

il contratto dovrebbe sempre rispettare la reale situazione esistente. Se quindi nel tempo le mansioni della collaboratrice domestica sono cambiate e la persona convive con i suoi genitori e svolge compiti di assistenza, il contratto dovrebbe diventare di convivenza, livello BS o CS a seconda dei casi.

Può invece rimanere lei il datore/la datrice di lavoro.

Spero di essere stato d'aiuto.

lei e' stato di grande aiuto! Praticamente era stato fatto un contratto "non conviventi" perche' mi avevano consigliato di fare cosi'.Adesso lei ha residenza dai miei genitori ma vive con me. Avevamo messo che lei lavora da me. Quindi potrei lasciare la sua residenza dai miei genitori e dichiarare che lei lavora la giusto? Alla fine lei continua a non essere convivente con me che sono il datore di lavoro giusto? Chiedo a lei il consiglio migliore grazie ancora!

Pensavo di poter modificare il mio precendente messaggio ma pare che non si puo'. Ho capito dopo, praticamente la convivenza non si intende con il datore di lavoro ma a chi si presta servizio o sbaglio? ma se io lascio tutto cosi' e lascio che lei lavora in una casa dove adesso non ci vivo piu'...cosa succede?

Buongiorno,

confermo, il regime di convivenza si intende verso la persona cui si presta assistenza.

Le consiglio comunque di variare quindi il luogo della prestazione lavorativa; la variazione è importante soprattutto in caso di infortunio, con una corretta indicazione del luogo di lavoro e, se questo è in itinere, una chiarezza che l'incidente è avvenuto secondo il percorso corretto per venire al lavoro.

Cordiali saluti.