Buongiorno,
se il rapporto ha una data precisa di termine, vi sono due alternative:
- il tempo determinato, come previsto nella sua domanda;
- il tempo indeterminato, con comunicazione di licenziamento nel tempo di preavviso calcolato in base alla scadenza programmata.
La seconda opzione ha il vantaggio di un contributo più basso, inoltre è possibile interrompere anche prima dei due mesi (mentre nel tempo determinato l'interruzione è sempre e solo per giusta causa).
Nel tempo indeterminato possono esservi delle situazioni in cui la collaboratrice domestica ha diritto alla conservazione del posto: nel caso di malattia, infortunio o maternità. In questi casi (rari) potrebbe esservi un periodo in cui la lavoratrice è in forza anche oltre la data desiderata di fine rapporto ma il tempo indeterminato è generalmente da preferire.
Infine, nel tempo determinato, se non vengono fatte le ferie nel corso del rapporto, semplicemente queste vengono liquidate a parte con l'elaborazione dell'ultimo cedolino.
Rimaniamo a disposizione.
Cordiali saluti.