Buongiorno,
il quesito mi è sembrato assolutamente interessante in quanto la sua domanda sottointende che il recesso non è legato alla prova ma fattori esterni a questo.
Ho quindi cercato la soluzione nella giurisprudenza e segnalo una sentenza 28 luglio 1976, n. 204 che, seppure data, ha poi introdotto un filone di altre sentenze che seguono lo stesso principio. Tra i vari passaggi, riporto:
"Piu` specificamente, la giurisprudenza ordinaria ha precisato che l'assunzione in prova e` un contratto subordinato alla condizione che ciascuna delle due parti non receda prima della scadenza del termine. Se cio` non si verifica, compiuto il periodo di prova, l'assunzione diviene definitiva e il rapporto di lavoro diviene quello di un contratto a tempo indeterminato e pertanto e` indubbio che al termine di esso venga corrisposta l'indennita` di anzianita` per il servizio prestato, computandosi in questo anche il periodo di prova. Diverso invece e` il caso di recesso durante il periodo di prova poiche`, anche senza arrivare alla conclusione che il valido recesso farebbe si` che giuridicamente un contratto di lavoro non fosse mai esistito, asserzione che non eliminerebbe, peraltro, la sussistenza in fatto del rapporto di lavoro, puo` correttamente dirsi che il contratto di lavoro nel periodo di prova, non seguito da assunzione, si configura come contratto a tempo determinato. Manca, cosi`, il presupposto della indennita`, che ha, nella indeterminatezza della durata della prestazione, la sua logica giustificazione."
Vi è quindi una netta distinzione tra il rapporto di lavoro nella parte in cui si è ancora nel periodo di prova e quella successiva arrivando ad assimilare la prima parte come un rapporto a tempo determinato. In questo caso, qualsiasi sia la motivazione per cui il contratto non viene prorogato, il termine del contratto non porta al pagamento del preavviso ma prevale il termine del contratto.
Per questo ragionamento si ritiene che il preavviso non sia comunque dovuto nel caso che il rapporto sia risolto nel periodo di prova per motivazioni anche esterne ad esso.
Si rimane a disposizione per qualsiasi confronto.