Sto per stipulare un contratto di lavoro per una badante convivente per mia mamma non autosufficiente.
Non so se come datore di lavoro sia meglio inserire mia madre (decadimento cognitivo grave, ha la 104 con accompagno) oppure me.
Al momento non sono ancora sua amministratrice di sostegno, ma a fine mese ci sarà l'udienza dal giudice e dovrei diventarlo.
La prestazione lavorativa verrebbe in ogni caso pagata con la pensione e l'accompagno di mia madre.
Io mi occuperò, come sempre, della stipula, degli adempimenti, del coordinamento... di tutto.
Ho accesso allo SPID di mia madre (lei non è più in grado), oltre che essere sua delegata in INPS.
A livello fiscale, per concludere, avendo io uno stipendo > 40.000 se ho ben capito non avrei alcuna detrazione/deduzione.
Aggiungo infine che mia mamma vive con mio padre, autosufficiente ma con decadimento cognitivo lieve-medio.
Entrambi non hanno più le facoltà per poter gestire un rapporto di lavoro e tutto ciò che comporta (assunzione, adempimenti vari).
Sono orientata a fare mia mamma datore di lavoro, perché ho già tanti oneri familiari miei e vorrei evitare anche questa formalità, ma non so se va bene.
In ogni caso, quando diventerò amministratore di sostegno potrò operare al posto suo per i contratti di lavoro domestico che la riguardano?
Grazie per l'aiuto.