Buongiorno,
nel caso di regolarizzazione spontanea le sanzioni a cui si va incontro possono riassumersi:
- mancata comunicazione all'INPS di assunzione a tempo determinato, pari a 100 euro;
- mancata comunicazione di cessione di fabbricato, pari a 500 euro;
- ritardato pagamento dei contributi INPS, interessi di mora che però l'INPS non ci risulti richieda.
E' utile (ma non indispensabile) se il rapporto di lavoro sia stato interrotto con atto scritto, nel caso di lavoro domestico infatti è valido anche il licenziamento verbale che quindi produce effetti ma è necessario eventualmente vada provato (in questo caso non dovrebbero esservi problemi dato che la lavoratrice ha probabilmente lasciato l'abitazione degli assistiti).
Se non è stata consegnata la lettera di assunzione il rapporto deve considerarsi a tempo indeterminato pertanto l'interruzione da parte del datore di lavoro comporta il pagamento del preavviso (o l'indennità sostitutiva).
Mi sembra sia tutto. La collaboratrice non può però richiedere mensilità aggiuntive ma, al massimo, le differenze retributive, se ve ne sono, rispetto a quanto riconosciuto "in nero".
Può trovare anche maggiori informazioni qui:
www.webcolf.com/notizie-utili-topmenu-20/536-sanzioni-lavoro-domestico.html
Cordiali saluti.