Buongiorno,
La badante dei miei genitori (convivente e con residenza presso di loro) si è operata per alluce valgo. Ha 2 mesi di malattia. Non possiamo fare a meno di una sostituta e non abbiamo posto per 2 persone (la badante malata e la sostituta). Possiamo lecitamente chiedere alla badante malata di trascorrere la convalescenza fuori da casa dei miei ?
Per quanto riguarda eventuali visite fiscali, occorre comunicare il domicilio provvisorio della badante malata durante la convalescenza ?
Grazie,
premettiamo che non vi è una norma contrattuale o legale che disciplini il caso specificatamente descritto.
Si ritiene che la permanenza della badante presso l'abitazione dell'assistito non possa essere di ostacolo nel caso in cui i locali o gli spazi non consentano la presenza di una seconda persona; si pensi ad un malato non autosufficiente o che necessita di sorveglianza continua. Siamo quindi giunti alla conclusione che per il periodo di convalescenza si possa lecitamente chiederle di trovare una sistemazione alternativa.
A seguito della richiesta, tuttavia, possono esservi delle spese; riteniamo che il datore di lavoro debba concorrervi in parte, soprattutto in analogia ad altre situazioni in cui il contratto collettivo prevede che "Al lavoratore che usufruisca del vitto e dell’alloggio spetta per il periodo delle ferie, ove non usufruisca durante tale periodo di dette corresponsioni, il compenso sostitutivo convenzionale."
È vero il CCNL non prende in esame il problema. Eppure con il 2024 sono state introdotte migliorie e maggiori tutele X la badante in malattia ma non si è pensato ai problemi del datore di lavoro. E se la badante in malattia non si accontenta dell'indennità prevista vitto e alloggio, poco più di 6 € al giorno?
IL problema è che il contratto viene rinnovato e non viene chiesto nulla ai datori di lavoro privati..
se la badante non dovesse accontentarsi dell'indennità sostitutiva di vitto e alloggio e le richieste fossero maggiori al datore di lavoro rimane la possibilità di valutarle ed accordarle o meno.
Non essendovi un diritto in capo alla badante di occupazione dell'alloggio senza effettuare la prestazione al datore di lavoro rimane impregiudicata ogni azione, dal chiedere il rilascio dei locali occupati a quello anche di interruzione del rapporto. Vi è quindi spazio per un completo accomodamento.
Perchè nessuno degli esperti risponde?
Come si può tutelare l'assistito se la badante malata rifiuta di andarsene e ciò impedisce di poter accogliere un'altra persona che effettui la necessaria assistenza sostitutiva all'anziano?
forse non ero stato sufficientemente chiaro ma se:
- la badante ammalata, nel periodo in cui non può prestare servizio, alla richiesta del datore di lavoro si rifiuta di lasciare l'abitazione;
- questo impedisce l'assistenza della persona non autosufficiente;
- le parti comunque non trovano un accordo utile a gestire temporaneamente la situazione;
il datore di lavoro può interrompere il rapporto di lavoro domestico pagando il preavviso ed avendo a questo punto la possibilità di chiedere di lasciare l'abitazione immediatamente potendo chiamare, al limite, anche le forze dell'ordine.