Buongiorno,
da settembre vorrei assumere una babysitter a tempo indeterminato che vada a prendere a scuola mia figlia e stia con lei un paio di ore nei pomeriggi, per un totale di 10 ore/settimana. Non avrò bisogno (o avrò bisogno solo in forma ridotta) del suo aiuto per i mesi di luglio e agosto, quando la scuola è chiusa e per parte del tempo ci trasferiamo fuori città. Posso formulare un contratto che preveda 10h settimanali da settembre a giugno e zero ore per i mesi di luglio e agosto (queste ultime eventualmente incrementabili in corso di contratto, previo ovviamente accordo con la babysitter con congruo preavviso)? In caso affermativo, il calcolo delle ferie, tredicesima e TFR si dovrà effettuare sulle ore lavorate effettive (e quindi per 10 mesi su 12) oppure va effettuato sull'anno intero come se le 10h settimanali fossero lavorate per 12 mesi? I contributi INPS vanno conteggiati invece sulle ore effettive lavorate, andando a correggere quanto indicato per il trimestre estivo da INPS, corretto?
Grazie in anticipo
Sì, è possibile formulare un contratto che preveda 10 ore settimanali da settembre a giugno e zero ore per i mesi di luglio e agosto, si tratta di una forma di part-time vertifcale.
Cosi facendo, non c'è maturazione delle ferie, tredicesima e TFR nei mes di non lavoro.
I contributi INPS vanno conteggiati invece sulle ore effettive retribuite, andando a correggere quanto indicato per il trimestre estivo da INPS nel PagoPA proposto di default. Nelle ore retribuite si intendono anche le ferie che eventualmente vengono usufruite.
Grazie mille per la risposta! Un ultimo dubbio: essendo la paga a ore e non prevedendo ore per luglio e agosto, la babysitter non percepirà stipendio per i due mesi, corretto? Eventualmente si può rimodulare il contratto (ovviamente previo accordo tra le parti in anticipo) andando ad aggiungere ore laddove dovesse sorgere qualche particolare necessità, corretto? Oppure queste ore in più vanno conteggiate come straordinari?
Grazie ancora
Saluti
si conferma, durante i mesi di sospensione del rapporto non è dovuta alcuna retribuzione e se vi fossero comunque delle ore lavorate, verranno trattate come ore supplementari/straordinarie. Non sono tuttavia un obbligo per le parti e potranno essere chieste solo in caso di necessità.
Salve, dato che il contratto determinato non può eccedere i 24 mesi e occorre quindi un indeterminato, il contratto indeterminato potrà poi essere interrotto dal datore qualora non ci fosse più necessità? (ad esempio il bambino cresce e raggiunge una età di 8-9 anni per cui la bs non è più necessaria)
il contratto di un rapporto di lavoro domestico non gode del regime di stabilità, pertanto può essere interrotto in ogni momento, senza obbligo di fornire una causale.
Semplicemente il datore di lavoro può interrompere il rapporto con regolare preavviso (oppure pagando l'indennità sostitutiva).