Buongiorno, oggi un cliente mi ha portato un crostino da risolvere... nel 2014 il consulente ha redatto un contratto di lavoro colf tra una asd e la lavoratrice. L'INPS regolarmente ha validato il contratto inviando alla ASD la lettera di conferma con assegnazione codice rapporto di lavoro e regolarmente ha inviato i bollettini INPS. il rapporto è cessato a settembre 2015. Non sono mai state riscontrate irregolarità di versamento. Adesso l'INPS scrive che il datore di lavoro non rientra tra le casistiche previste dalla norma, giustamente, e quindi deve adeguarsi istaurando un rapporto di lavoro non colf.
Secondo voi l'errore puo ricadere in capo all'INPS? E quindi regolarizzare si la situazione da parte del datore di lavoro ma senza sanzioni?
Non so se mi sono spiegata bene comunque la mia idea sarebbe quella di inquadrare la dipendente con lavoro p.time, presentare gli UNIEMENS e pagare la contribuzione INPS ma senza sanzioni e interessi perchè l'INPS non ha contestato in tempo la non regolarita' del contratto di lavoro.
Un caro saluto a tutti.