Egregio dott. Pierobon,
Le scrivo nella speranza di avere una qualche delucidazione circa le procedure da seguire in relazione a un periodo di riposo di almeno 6 giorni prescritti alla baby sitter di mia figlia, conseguentemente ad un tamponamento stradale.
Premetto che la suddetta persona lavora 3 mattine alla settimana per un totale di 18 ore settimanali e che ha un'anzianità lavorativa presso la nostra famiglia di 8 mesi.
Dal sito dell'INPS leggo:
"Se il lavoratore domestico si assenta dal lavoro per malattia, l'Inps non paga alcuna indennità.
Quando è ammalato, il lavoratore domestico, ha diritto alla conservazione del posto, per [...] 45 giorni, se ha più di sei mesi e fino a due anni di servizio"
"Oltre alla conservazione del posto di lavoro, il datore di lavoro deve garantire il pagamento della metà del salario pattuito per i primi tre giorni e del salario intero per i giorni successivi, fino a un massimo di [...] 10 giorni, per anzianità da sei mesi a due anni".
Ora Le chiedo, i giorni cui fa riferimento l'INPS, sono giorni solari, o giorni lavorativi? (perchè nel secondo caso, infatti, i primi 3 giorni altro non sarebbe che una settimana lavorativa, così come i successivi 10, tre settimane lavorative + 1 giorno).
Secondo e ultimo quesito: a partire dall'eventuale undicesimo giorno cosa accade? Viene sospesa la retribuzione oraria (fermo restando che fino al 45° giorno continua a maturare tutto il resto - contribuiti, tfr, ecc)?
La ringrazio per il tempo che vorrà dedicarmi
e La saluto cordialmente,
Francesco