Buongiorno,
no, l'erogazione del vitto, spetta, nel caso di non convivente, solo se la colf lavora 6 o più ore consecutive giornaliere senza pausa.
Non viene prevista però, per legge, una trattenuta nel caso il datore di lavoro decidesse di corrispondere il vitto comunque.
Si tratterebbe di una miglior condizione per il collaboratore.
Eventualmente, se ha concordato una paga superiore al minimo contrattuale può pensare di dare una paga leggermente inferiore (l'indennità sostitutiva solo del pranzo per il 2014 è di 1.88 euro al giorno).
Cordiali saluti