Mi sembra di aver capito che le eventuali indennità di vitto che devono essere riconosciute vadano a far parte della retribuzione di fatto e quindi entrano nel calcolo della retribuzione di festività, ferie, malattia, infortunio e tredicesima, nonché in quella da dichiarare all'INPS per il pagamento dei contributi. Quindi, se devo riconoscere settimanalmente nVitto volte il vitto a un collaboratore che lavora nOre, la sua retribuzione oraria di fatto aumenta di (nVitto*vitto)/nOre.
È corretto il ragionamento?
Cordialmente,
Sandro