Mi permetto di esprimere una mia opinione.
Dalle parole che ha scritto credo di “percepire” che la badante ha avuto o ha comportamenti tali da costituire minaccia per l’assistito.
In caso di negligenze o mancanze gravi della badante, tali non consentire più la prosecuzione, nemmeno provvisoria, del rapporto di lavoro, si può procedere al licenziamento “in tronco” per giusta causa. In questo caso decade l’obbligo di preavviso, e la dipendente deve lasciare immediatamente l’alloggio.
Se invece i fatti non impediscono la prosecuzione temporanea del rapporto di lavoro, andrebbero contestate per lettera le mancanze, con richiesta di risposta entro pochi giorni, durante i quali il lavoro potrebbe essere sospeso. La prassi della contestazione e successivo licenziamento serve a cautelarsi da impugnazioni.
In ogni caso, allo scadere del preavviso, la badante deve lasciare la casa, come ben indicato nel facsimile di lettera di licenziamento che trova sul sito.
Se ha motivi reali, dimostrabili e seri di preoccupazione, la cacci subito. È meglio rischiare una vertenza che danni all’assistito.
Paolo