Beh, al massimo 3. Se il contratto , come ha precisato Antonella, è di 54 ore con le 36 di riposo fra sabato pomeriggio e domenica, significa che dal lunedì al venerdì sono 10 ore di lavoro , che sommate alle 11 ore giornaliere continuative di riposo notturno previsto dal c.c.n.l. fa 21. Per arrivare a 24 ne restano solo 3. Se poi hanno concordato che il tempo della consumazione pasti non è compreso nell’orario di lavoro, più di 2 ore di pausa non sono possibili, ed i margini di eventuale recupero nell’arco della giornata proprio non ci sono.
Il problema di fondo è che spesso le badanti non si vogliono far entrare in testa che il loro non è un modo alternativo e retribuito di passare il tempo , ma un lavoro dipendente , con un orario di lavoro che, se viene pagato, va anche rispettato. Purtroppo siamo noi datori di lavoro che spesso non ci comportiamo da veri datori di lavoro, per il quieto vivere o per altri motivi. E spesso siamo noi a non intervenire subito quando, se anche sono sul posto di lavoro, passano ore al telefono con le amiche , o in bagno a farsi la tinta od altro. Tutte cose che non si sognerebbero se, ad esempio, anziché a casa nostra avessero trovato lavoro in una qualsiasi casa di riposo, per non dire in fabbrica. Forse è per questo che tante vengono in Italia. Qui sono tutelate in tutti i modi possibili, dalla legge, dai sindacati, dalle associazioni di volontariato, dalle pie donne, ed in più qui possono quasi sempre farsi più o meno i loro comodi.
Paolo