Direi che il datore di lavoro, nell'assegnare il livello di inquadramento, deve utilizzare il normale buon senso.
La badante, infatti, in caso di inquadramento errato, sarebbe allo stesso modo in grado di dimostrare l'inquadremento mediante deduzioni e fatti, gli stessi valutabili anche dal datore del lavoro nel corso del rapporto di lavoro.
Le certificazioni potrebbero esclusivamente essere un di più.