In realtà direi che vi sono solo vantaggi per una forma di lavoro in realtà poco diffusa: le due persone si impegnano a coprire un'arco temporale definito, se una gode di ferie l'altra deve essere presente e i ratei maturano solo in proporzione alle ore lavorate (se un mese una sola delle due persone lavora, l'altra non costa al datore di lavoro).
Un solo svantaggio: l'inps considera i due rapporti distinti dunque se la somma delle due prestazioni supera le 25 ore settimanali si dovrebbe pagare nella fascia di contribuzione più bassa. Ma essendo il rapporto in realtà diviso tra le due persone e magari scendendo sotto le 25 ore, il contributo orario si applica in base alla retribuzione e dunque in proporzione è più alto.
Non credo nessun abbia ancora applicato questa tipologia di rapporto in webcolf (almeno non me l'ha comunicato). Se la pone in essere me lo faccia sapere, così proviamo a fare le verifiche se il programma gestisce tutto correttamente.
Cordiali saluti.