Buongiorno,
a conferma che la malattia covid non è utile al calcolo del periodo di comporto, si deve fare riferimento all’art. 26 del D.L. n. 18/2020 che prevede
“il periodo trascorso in quarantena con sorveglianza attiva o in permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva di cui all'articolo 1, comma 2, lettere h) e i) del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, convertito, con modificazioni, dalla legge 5 marzo 2020, n. 13, e di cui all'articolo 1, comma 2, lettere d) ed e), del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, dai lavoratori dipendenti del settore privato, è equiparato a malattia ai fini del trattamento economico previsto dalla normativa di riferimento e non è computabile ai fini del periodo di comporto”.
Normalmente quando il legislatore vuole escludere la tipologia dei lavoratori domestici fa una specifica precisazione, in questo caso assente.
Rimaniamo a disposizione.