Riposo notturno colf convivente

  • stekerm
  • Avatar di stekerm Offline Autore della discussione

Riposo notturno colf convivente è stato creato da stekerm

Posted 6 Anni 11 Mesi fa #7006
Buongiorno,

Vorrei sapere quali sono gli obblighi per una colf convivente durante il riposo delle 11 ore consecutive previste dall'articolo 15 comma 4 del CCNL.

In particolare, la colf è tenuta alla presenza presso l'abitazione o è solo una sua possibilità? A cosa va incontro se non fosse presente per l'intero periodo?

Nel primo caso, cioè se si tratta di un'obbligazione, mi confermate che il servizio svolto in queste ore è di fatto equivalente a quello previsto dall'articolo 12 (Prestazioni esclusivamente d'attesa)?

Visto che quest'ultimo servizio è retribuito 656.41 EUR mensili e che la convivenza a pieno servizio per un livello BS è retribuita 852.48 EUR mensili, ne discende che per un livello BS la retribuzione aggiuntiva per le 54 ore di lavoro è di 196.07 EUR mensili. E' corretto?

Vi ringrazio anticipatamente.

Cordiali saluti,
Stefano Cermignani
da stekerm

Risposta da FrancescoPierobon al topic Riposo notturno colf convivente

Posted 6 Anni 10 Mesi fa #7011
Buongiorno,
il collaboratore domestico ha diritto a mezza giornata di riposo, solitamente il sabato e a tutta la domenica.

Durante la notte, non solo per i suddetti giorni, ma per tutti i giorni della settimana, egli non ha l'obbligo di dormire a casa del datore di lavoro. Si tratta di una corresponsione del vitto e dell'alloggio, di cui il collaboratore può godere o meno, a sua scelta.

Per questo, di solito le parti si accordano, prima di sottoscrivere il contratto, sulla presenza notturna per evitare che poi il collaboratore non sia presente in casa.

I casi poi sono due:
- il collaboratore non ha nessun altro luogo dove dormire. In tal caso il datore offre l'alloggio e non offre alcun premio in più per la presenza di notte ma non richiede nemmeno prestazioni.
- il collaboratore effettua delle prestazioni durante la notte. In questo caso si tratta di lavoro straordinario notturno o deve essere compensato con minori prestazioni durante la giornata.

Altro caso: vuole assentarsi la notte della mezza giornata di riposo (molti partono solo il sabato alle 12 e tornano domenica sera). In questo caso il datore offre un tot. a notte da aggiungere alla retribuzione mensile per la presenza notturna del sabato.

Un metodo per compensare la presenza notturna potrebbe essere quella di aggiungere, alla normale retribuzione di convivenza, un'ulteriore quota che può essere calcolata dividendo per 26 giorni la retribuzione di presenza notturna mensile e quindi:656.41 euro mensili: 26 gg=25.25 euro. Se, però, si tratta di assistenza notturna e non di sola presenza si calcola 1/26esimo della retribuzione di assistenza notturna persona autosufficiente BS pari ad euro 980.35, cioè 37.70 euro.

Cordiali saluti
da FrancescoPierobon

Risposta da gluppi al topic Riposo notturno colf convivente

Posted 5 Anni 10 Mesi fa #7306
Non capisco.

Se il lavoratore non ha l'obbligo di pernottare a casa del datore di lavoro, perché si chiama "contratto di convivenza"?

Grazie.
da gluppi

Risposta da FrancescoPierobon al topic Riposo notturno colf convivente

Posted 5 Anni 10 Mesi fa #7310
Buonasera,

la convivenza non si realizza esclusivamente con il pernottamento notturno ma nella modalità di svolgimento delle mansioni, dove si alternano momenti di lavoro a quelli di riposo, allungando di conseguenza la presenza della collaboratrice domestica presso la casa del datore di lavoro.

Tuttavia il pernottamento non è obbligatorio e può essere oggetto di specifico accordo contrattuale. Dipendende comunque molto anche dall'impegno richiesto durante le ore diurne: se si presta assistenza attiva durante tutto il giorno, esempio con una persona non autosufficiente che richiede continui interventi, difficilmente infatti potrà essere prestata assistenza durante la notte.

Rimango a disposizione.
da FrancescoPierobon

Risposta da gluppi al topic Riposo notturno colf convivente

Posted 5 Anni 10 Mesi fa #7311
Allora, essendo un lavoro a carattere discontinuo, come si fa a stabilire una distribuzione delle ore richiesta dall'art. 6 che sia precisa?

E come si fa a conteggiare le ore effettivamente lavorate, quando non è richiesta una assistenza costante della dipendente sia durante il giorno che durante la notte, considerato che il datore di lavoro non è in grado di controllarla?

Grazie sempre per la disponibilità.
da gluppi

Risposta da FrancescoPierobon al topic Riposo notturno colf convivente

Posted 5 Anni 10 Mesi fa #7314
Buonasera,

essendo discontinua la prestazione non può essere definita in maniera precisa. Le prestazioni discontinue infatti prevedono un tempo di presenza sul posto di lavoro (disponibilità) maggiore rispetto al tempo di lavoro effettivo.
La disponibilità comprende sia i periodi dove il lavoratore è presente sul posto di lavoro ma non sta lavorando e i periodi dove sta effettivamente svolgendo le sue mansioni di assistenza, etc.

In base alla gravità dell'assistito, il tempo passato in pausa dove il lavoratore è semplicemente disponibile ad intervenire può anche essere molto, in questo caso la prestazione con obbligo di permanenza presso l'abitazione dell'assisto potrebbe essere fissata per esempio dalle 8 alle 14 e dalle 16 alle 22 (quindi con 12 ore di disponibilità ma, supponiamo con solo 6-7 ore di lavoro lavoro effettivo).

Nel caso esemplificato sopra, la convivenza potrebbe svolgersi anche la notte senza maggiorazioni.

Nel contratto di convivenza, comunque le ore lavorative da segnare nel contratto sono comunque 54, secondo la previsione contrattuale.

Purtroppo non c'è una regola precisa, le parti dovrebbero verificare, in modo equilibrato, le effettive prestazioni svolge nell'arco della parte diurna o dell'intera giornata quando vi è permanenza anche durante la notte.

Spero di essere stato d'aiuto.
Last Edit:5 Anni 10 Mesi fa da FrancescoPierobon

Risposta da gluppi al topic Riposo notturno colf convivente

Posted 5 Anni 10 Mesi fa #7315
Direi che la spiegazione è chiara.

Mi viene solo da dire che un datore di lavoro (o chi per esso in caso di disabilità) non è in grado di verificare effettivamente la quantità di lavoro svolto e può basarsi solamente su ciò che afferma il lavoratore.

Quindi bisogna essere molto fortunati nel trovare una brava badante che non voglia approfittare della situazione. Badanti brave e affidabili ce ne sono, come nel nostro caso. Ma ho sentito anche di situazioni dove la badante vuole spremere la famiglia senza farsi scrupoli e spero di non dovermici ritrovare.

Scusate la divagazione dall'ambito applicativo.

Saluti.
da gluppi
Powered by Forum Kunena